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polvi79Partecipante
@gepo56 wrote:
una volta tentai di ricordare….non è da tantissimo che vado con uomini del mio stesso sesso.
Sono certo che si tratta di un errore di distrazione, peró ‘uomini del mio stesso sesso’ mi ha fatto troppo ridere! 😀
polvi79PartecipanteIo mi sono sempre dichiarato uno scettico per natura (addirittura quasi per professione). Non mi fiderei mai di una persona che ha avuto 3000 partners sessuali, ma allo stesso tempo non mi fiderei nemmeno di una persona che ne ha avuti (dice) 2 o 3. In poche parole: io non mi fido di nessuno. Allora, se non mi fido di nessuno, tutti sono per me allo stesso livello e, di conseguenza, tratto tutti allo stesso modo. Ció vuol dire che il numero di partners sessuali non lo considero come un buon discriminante per concedere la mia fiducia a qualcuno.
In soldoni, del numero dei partners sessuali di una persona che mi piace non me ne frega proprio nulla! Anche perché, a conti fatti, ci sono persone edonistiche e viziose che sono ben consapevoli dei rischi che si possono prendere in ‘certi postacci’ e quindi si cautelano all’estenuazione. So che esistono queste persone perché io, in prima persona, faccio parte di questa categoria – e lo dico pure spudoratamente! (Fra parentesi, io il sesso non lo faccio solo in ‘certi postacci’, ma anche in camera da letto, o sul tavolo della cucina, con una persona che mi piace oppure con una mischia nella quale gettarmi a capofitto. Insomma, io non mai fatto O questo O questo; semmai, ho sempre fatto questo E quello, applicando il mio metodo ‘inclusivo’, e non ‘esclusivo’, anche nel sesso. Insomma, per me il sesso é come la vita: bello, perché vario).
D’altro canto – per tornare a bomba – ci sono anche persone che si sono beccate purtroppo le peggio cose anche avendo avuto solo 2 o 3 partners sessuali. Questo perché li ‘conoscevano bene’, si erano ‘frequentati’, si ‘fidavano’ e erano – che teneri – ‘innamorati’. Ne ho conosciute, di persone, vittime della loro stessa fiducia, che hanno compromesso la loro stessa salute e manco nella vita si sono divertiti piú di quel tanto. Ho anche conosciuto satiri infaticabili, che dopo decenni di onorata carriera in saune, darks, naked parties, fiere dei pansessuali, eccetera eccetera, non si sono beccati nemmeno una piattola. E quí che arrivo alla mia conclusione secondo cui, avere una certa ‘esperienza sessuale’, non é soltanto una cosa appunto ‘sessuale’, ma ha un valore come ‘esperienza’ in se’: a me frequentare certi templi del piacere carnale mi ha aperto gli occhi su molte cose, ho capito che non tutto é o bianco o nero, ma che c’é anche del bianco nel nero (e, ahimé, anche del nero nel bianco).
3000 partners sessuali? Possibilissimo. Io ne avró avuti anche di piú. Ovviamente, non sempre un rapporto sessuale coincide con l’eiaculazione. E vabbhé, e allora? Io da giovincello avevo proprio problemi a eiaculare, sia da ‘attivo’ che da ‘passivo’, ma non é che se mi sono rotolato fra le lenzuola per 4 ore e poi alla fine non eiaculo allora non ho avuto un rapporto sessuale e ho solo giocato a fare le capriole! Secondo lo stesso ragionamento, dunque, una persona anorgasmica rimarrebbe sempre vergine!!! Con questi ‘piú di 3000 partners’ non ho sempre avuto rapporti completi. Ma – aridaje – anche i rapporti incompleti sono pur sempre rapporti. Insomma, a voglia a dire che il sesso orale non é sesso: per me non é nemmeno una boccata d’aria fresca di campagna.
Tanti piú partners sessuali tanto piú si é felici. Ne dubito fortemente. La felicitá é un concetto troppo ampio per poter essere ridotto al solito gighi-gighi-boom-boom. Io dico – per utilizzare un’altra metafora ‘sessual-esistenzialista’ – che il sesso é come il denaro: non fa’ la felicitá, certo, ma se ce n’é in abbondanza di certo aiuta! 😆
E alla fine, ma facciamo un po’ tutti come ci pare! Io non voglio essere giudicato ma non giudico nemmeno. Pensate che abito con un ragazzo gay che ha avuto 2 rapporti sessuali negli ultimi 11 anni. (Non solo 2 partners sessuali, ma proprio 2 rapporti). É pure un bel ragazzo, non gli mancherebbero le occasioni. All’inizio mi stupivo persino del fatto che fosse ancora vivo, adesso ho capito che lui é proprio fatto cosí e di certo non saró io a giudicarlo. Insomma, non facciamo la guerra ma facciamo all’amore. poi, come, dove, quando e perché lo facciamo lo si lascia all’iniziativa individuale.
In tutto ció – e quí calerá il gelo – volevo sottolineare il valore della castitá. (‘É impazzito’ dirá qualcuno). Un utente ha recentemente paragonato la castitá a una specie di ‘dieta del corpo e dell’anima’. Non posso dargli torto. A me piace strafogarmi, ma ogni tanto ho bisogno di purificarmi e disintossicarmi. Ogni tanto me ne rimango casto e tranquillo anche per periodi di tempo molto lunghi; il bello é che non é una cosa che mi impongo, ma viene da sé. Sono arrivato a un massimo di sette mesi, durante i quali andavo via via decrescendo anche la masturbazione. Che dire? La purificazione fisiologica (NB: non mi interessa parlare di quella spirituale) si vede. É come quando si fanno quelle diete disintossicanti: uno ci si abitua, puó resistere anche a lungo e senza fatica; poi la dieta bisogna interromperla, perché di certi alimenti si ha pur sempre bisogno; se ne esce leggeri, purificati e, solitamente, i piatti ‘tradizionali’ si gustano molto ma molto di piú. 😆
polvi79PartecipanteMhá, io il numero di partner sessuali (con o senza penetrazione) non riuscirei mai e poi mai a calcolarlo: si tratta infatti di una cifra molto ma molto elevata. Numeri a parte, vorrei soffermarmi su un elemento abbastanza comune nella vita sessuale delle persone che fin quí hanno risposto al thred: il rapporto etá/rapporti sessuali.
Quí mi sento un pesce fuor d’acqua! Ho avuto il primo rapporto sessuale a 19 anni (alcuni direbbero: ‘ahhhh, molto tardi’; io sono contento cosí e forse, tornassi indietro, aspetterei ancora un altro po’). Dai 19 ai 23 anni (etá in cui ho avuto il primo rapporto sessuale completo; ‘tardissimo, tardissimo’ diranno alcuni, ma tant’é) avró avuto sí e no 6 o 7 partner sessuali. Ma intorno ai 27 anni…. porca miseria, un’esplosione!!!
Adesso ho 31 anni e veramente questa é la mia primavera dei sensi. Mi sento molto piú consapevole, forse ho acquisito una maggiore autostima, ho capito cosa mi piace fare e con chi. Devo ammettere che il sesso me lo godo di piú adesso che quando avevo 20 anni: all’epoca dovevo essere proprio un grande imbranato! Ora invece mi sento un caparbio cacciatore e la mia vita sessuale si é notevolmente migliorata, in qualitá e (perché no?) decisamente anche in quantitá!polvi79PartecipanteLa faccenda é enormemente sfaccettata. Credo che esistano dei ‘gay-for-pay’ veramente genuini e che lavorare con loro sia un vero inferno! Ho letto su diversi blog di giovani porno attori inglesi e statunitensi di quanto sia difficile, sul set, fare le solite performances con questi ragazzi etero. Quando si vede il prodotto finito, sembra che i gay-for-pay trombano gli altri uomini come cavalli imbizzarriti. In realtá, quando si ‘lavora’ con un gay-for-pay bisogna interrompere ogni cinque minuti, perché quello é il tempo in cui lui riesce a mantenere l’erezione con un altro uomo e dopo svariati sforzi. La ‘magia’ avviene tutta durante la fase di montaggio.
Con questo, peró, sono estremamente convinto che i ‘veri’ gay-for-pay rappresentino una frazione quasi infinitesimale di quelli che si dichiarano tali. A volte, non sono neanche loro che si dichiarano gay-for-pay, ma semplicemente seguono le regole imposte dal copine e interpretano un personaggio: insomma, cosí come nei film porno c’é il personaggio del meccanico, del cow-boy, del marito infedele, eccetera eccetera, sempre piú i siti internet inventano questi ‘personaggi’ gay-for-pay per innescare certe fantasia nel consumatore e quindi garantirsi un certo profitto.
Quindi, abbiamo gay-for-pay ‘veri’ – che sono pochi e manco buoni – e gay-for-pay interpretativi – che si calano nel personaggio e che poi, magari, fuori dal set sono delle ‘pazze’. E i bisessuali? E i gay molto maschili e ‘insospettabili’? A mio avviso, sono quelli che c’hanno capito tutto e ci guadagnano di piú. Perché dovrebbero dichiararsi gay se, al contrario, dichiarandosi etero hanno la possibilitá di guadagnare di piú?
In tutto ció, io non mi sento particolarmente offeso dagli impiegati dell’industria del sesso, perché non me ne sento minimanete coinvolto. La cosa non mi tange. Se mi va’ di guardare un porno, me lo guardo senza esprimere giudizi etici e limitandomi, semmai, ai soli giudizi estetici. Non mi aspetto che un porno-attore si batta per i diritti gay (anche se sarebbe piú che benvenuto qualora decidesse farlo). Caso mai, una cosa del genere me lo aspetto da giornalisti, professori, medici, imprenditori, ingegneri, avvocati, intelletuali… molto dei quali, anche se non vendono il loro corpo, si compromettono comunque a una vita vergognosa di ‘straight-for-pay’.
polvi79PartecipanteHo letto tutto per intero e anche alcuni commenti positivi e altri piu’ negativi. Mi trovo d’accordo con i commenti negativi. Interamente d’accordo con il ragazzo che ha affermato che dire che gli effemminati siano frivoli e sessuomani sembra una rivisitazione in chiave contemporanea del piu’ medioevale “chi dice donna, dice danno”. Oltretutto, non solo mi sembra offensivo nei confronti dei cosiddetti gay effemminati, ma anche ingiusto. Non bisogna dimenticare l’enorme contributo sociale di questa parte della comunita’ gay: la “rivoluzione” di Stonewall, che attraverso un meccanismo “a valanga” ha portato alla crescente accettazione della figura dell’omo/bis/transessuale, fu iniziata da trans, travestiti e “checche”, che furono disposti a prenderne di sante ragioni dalla polizia. Magari quel giorno i gay maschili e i bisessuali se ne stavano comodamente seduti a casa e non a prendere le manganellate.
Poi, alla fine del tuo primo post dici che la tua cosiddetta terza categoria, che tu identifichi con quella dei bisessuali, e’ fatte di persone che “non sanno scegliere la loro sessualita'”. A parte che non so fino a che punto si possa “scegliere” la propria sessualita’, ma cio’ che dici e’ (di nuovo) offensivo. Offensivo nei confronti dei bisessuali: la bisessualita’ E’ una forma di sessualita’! Nella sessualita’ di queste persone e’ inclusa la possibilita’ di scegliere come partner sessuali esponenti di entrambi i sessi. Confondere, poi, i bisessuali con quelle persone che si sposano e fanno la doppia vita e’ estremamente grossolano: un conto e’ un bisessuale, un conto e’ un ipocrita.
Non da ultimo, proponi una specie di “rivoluzione culturale” e chiami in appello tutti quei gay virili e fieri, quasi a fondare un partito di alternativa. Che io sappia, le fondazioni gay non chiudono le porte a nessuno e tutti sono liberi di andarci. Sara’ un caso che quei posti sono piu’ frequentati dai gay effemminati? Probabilmente no: forse, come ancora decenni fa, sono quelli che noi chiamiamo checche e frocetti che sono pronti a battersi in prima linea, mentre gli altri se ne stanno comodamente spaparanzati in poltrona aspettando che gli altri facciano il lavoro per loro e poi, a cosa fatta, disprezzarli e godere delle fatiche altrui.
Un’ultima nota di critica, un po’ piu’ psico-evolutiva. Tu citi casi di bambini che a cinque o sei anni dimostrano palesemente tendenze omosessuali e fai cio’ in modo da giustificare una specie di tesi innatista. Ti voglio ricordare che esistono fior fior di studi che dimostrano, sostengono, o comunque ipotizzano con grande cognizione di causa, che la vita psichica, inconscia e, perche’ no?, anche erotica di un individuo comincia molto presto, anche prima dell’apprendimento del linguaggio. E’ molto difficile esplicitare tutte le variabili (psicologiche, affettive, emotive, familiari, sociali) che giocano un ruolo importante nella formazione di un individuo. Che un bambino si dimostri precocemente omosessuale non significa che ci sia nato, dal momento che non puoi fare riferimento su tutte le esperienze che nei pochi anni di vita ha accumulato e vissuto (anche esperienze pre-verbali).
E alla fine di tutto cio’, io non mi chiedo piu’ perche’ sono omosessuale. Non mi frega niente del perche’, ormai sono cosi’ e basta. Secondo te, gli etero si chiedono perche’ sono etero?polvi79Partecipante@soledamore wrote:
Per una donna ricevere lo sperma è apparentemente un “gesto di affetto” che concede al proprio uomo, sostanzialmente per meglio soggiogarlo, superando una naturale repulsione (in realtà tutte trovano questa pratica abbastanza disgustosa, ma la prima regola della seduzione femminile è nascondere i propri sentimenti, la seconda si basa sull’assunto che l’uomo è un maiale e soddisfacendolo si può ottenere tutto da lui, perché è abbastanza stupido. La fellatio dunque è uno strumento fondamentale per una donna dominante e manipolatrice).
Per un gay ricevere lo sperma ha una connotazione più masochistica, e quando diventa un feticismo rappresenta l’apogeo della coazione fallocentrica.
Il cunnilingus è difficile che duri delle ore, dura pochi minuti ed è una pratica di sottomissione maschile da parte delle donne. Ad ogni modo non comporta ingerimento di liquidi come nella fellatio, quindi è il tuo paragone a non essere convincente.Scusa, come fai a dire che alle donne faccia schifo ingoiare sperma, quando io stesso conosco moltissime donne che mi hanno confessato di andarci matte. Che visione alquanto retró dela sessualitá… questi rapporti di potere uomo/donna… me lo dai, me lo fai, non ci stai, non la do… Mhá! Avró avuto esperienze diverse e conosciuto gente diversa. Molte esperienze, infatti, e molta genta anche: é alla luce di tutto ció che ho imparato a non dire sciocchezze come “tutte le donne”, “tutti gli uomini”, “é sempre cosí”, “é una legge che”, eccetera eccetera.
Quanto al cunnilingus che a) é difficile che duri le ore, semmai pochi minuti; e b) non comporta ingerimento di liquidi… bhé, ti conisiglio di dare una rinfrescatina alle tue conoscenze (non dico pratiche, ma almeno teoriche, suvvia)!
polvi79PartecipanteTutto questo “teorizzare” sulla propria sessualitá… non lo trovate alquanto patologico? Francamente, a rischio di essere volgare, quando trombo non sto lí a pensare se mi sento maschio o femmina o maschia o femmino: trombo e basta!
polvi79Partecipante@soledamore wrote:
Tra l’altro “bere sperma” abitualmente è anche indicativo di come la sessualità gay abbia più a che fare con una sindrome feticistica che con una manifestazione di una particolare inclinazione che hanno certi esseri pur umani. E’ come se gli etero sentissero l’esigenza di nutrirsi degli ovuli delle loro compagne, o di abbeverarsi con le loro mestruazioni. Non vi sembra un po’ anormale? Certo che no, voi avete idee progressiste, vale a dire: Dio non esiste, esiste solo il pene, altro da sé ridotto ad oggetto parziale da consumare, feticcio dal quale siete dipendenti. Una logica che giustamente ho definito “del cazzo”
Conosco molte donne eterosessuali che amano “bere sperma” e molti uomini eterosessuali che leccherebbero la fica per ore. Quindi, etero o gay siamo tutti feticisti? Rispetto i punti di vista, ma alcuni ragionamenti non mi convincono…
polvi79PartecipanteNon si tratta di ipocondria: le malattie sessualmente trasmissibili esistono e non sono un’invenzione. Io lo sperma non lo bevo non perché sono ipocondriaco, ma perché sono realista. So anche che, dovessi cominciare, non mi fermerei piú, perché l’idea davvero mi eccita tantissimo.
Sono state poche le volte in cui mi sono fatto venire in bocca. Anni fa lo facevo con una persona con la quale ero in una relazione monogama. Poi é successo qualche altra volta qua e lá. Non mi sono mai beccato niente ma, cazzo, non lo rifarei piú! Soprattutto quando poi, davanti allo specchio, scopri pure hce hai le gengive sanguinanti. E sto parlando solo di farsi venire in bocca, non di ingoiare!
Nonostante questo, vedo una rilassatezza generale nei confronti del sesso orale che un po’ mi turba. Oramai sembra quasi che se non bevi lo sperma sei maleducato o chissá cosa. C’é un sacco di gente che fa pompini a destra e a sinistra e poi mettono i loro filmini sui siti amatoriali… e tutti che bevono tutti! Saró bacchettone, ma davvero non capisco come l’eccitazione possa arrivare a livelli simili da dimenticarsi della propria salute. Va bene il sesso selvaggio, va bene tutto quello che vi pare, ma se si perde completamente la testa e non si usa un minimo di cervello anche durante il sesso piú travolgente allora significa che non siamo piú persone, ma cagne in calore!
25 Giugno 2015 alle 20:41 in risposta a: Problema con il ragazzo con cui mi frequento ;( mi aiutate?? #978391polvi79PartecipanteIn amore vince chi fugge… detto questo, detto tutto! Non chiamarlo e non messaggiarlo per un paio di giorni e vedi come ci casca, il citrullo. Mostrati distaccato, disinteressato, guardali anche tu i bei ragazzi, ma con naturalezza, senza indossare la solita espressione del tipo “Visto? Anche io, se voglio, mi guardo in giro”, che fa’ tanto ripicca ad hoc, e vedi come ti stará attaccato dietro.
Se cosí non dovesse funzionare, cosa che in questo caso (perdonami la franchezza) credo sia molto probabile, allora significa che non ti ha mai amato. E festa finita.
polvi79Partecipantepolvi79Partecipante@ospite1. wrote:
amore…non voglio fare io il bastian contrario…. ma questa voglia che hai di abbracciare e coccolare fa moooolto donna!!!!!!
Temo che se avessi scritto che ho voglia di farmi abbracciare e farmi coccolare tu avresti detto lo stesso. In conclusione: abbracciare e coccolare fa’ molto donna, farsi abbracciare e farsi coccolare fa’ molto donna pure. E chi se ne fotte? Vorrá dire che sono una donna che la mette in culo a altre donne (perdona i toni fioriti – ma sai, fanno molto donna anche quelli, cosí come le parafrasi metaforiche del resto). L’importante é che stó bene con me stesso: talmente bene che di certo non mi metto a sindacare sulle abitudini sessuali degli altri.
Ciao, BELLA!
polvi79Partecipante@ospite1. wrote:
@polvi79 wrote:
Scusate, ma io come al solito mi sento un po’ bastion contrario. Se e vero che esiste il processo di passivizzazione, esisterá anche quello di attivizzazione? ….molte checche di certo non hanno poi una gran voglia di rimettersi in discussione…
ahahhahahah tutto è possibile anche se il processo di attivizzazione mi ricorda quello dei trans che hanno fatto l’operazione definitiva e si rifanno reimpiantare il membro…non so se sia una leggenda metropolitana ma da una parte questa cosa l’ho letta….quindi teoricamenteè possibile… ma non so se attuabile nella realtà 😆 …poi certo se uno deve fare il bastuan contrario hai ragione 😉 io però ho conosciuto solo chi da attivo e diventato passivo magari in tard età tipo FIppo oppure chi da passivo è diventato sempre più passivo fino a vestirsi da donna ecc….ma poi che male c’è se schecchiamo un po tutti? 😯
No no, infatti dello scheccheggiamento non me ne frega nulla. Anzi: evviva il carnevale dei sensi! Voglio solo sottolineare una cosa: io ‘mi sento’ bastion contrario, vista la mia esperienza, non é che ‘devo fare’ il bastion contrario a tutti i costi.
A dire la veritá, conosco altre persone che da ragazzini erano docili passivelli, o anche mignottelle, e che poi invece hanno riscoperto la loro (quantomeno) versatilitá. In particolare, ho in mente un mio caro amico, che si lamenta sempre che deve fare l’attivo, proprio lui che si definisce una donna mancata. Dice sempre che deve fare ‘di necessitá virtú’, altrimenti non si tromba, eccetera eccetera. Intanto, si lamenta e si lamenta, ma secondo me prima ha cominciato a fare ‘di necessitá virtú’, poi si é arreso a questo stato di fatto e infine… adesso gli piace proprio, checché lui ne dica e sbuffi in continuazione. Certo, se gli capita un bel maschione che lo sfonda lui in un attimo si rifa’ del tempo perduto. Il fatto é che se invece trova un maschione che vuole farsi sfondare di certo non si tira indietro e ne approfitta ben volentieri.
Il punto é proprio questo: ci sono alcune persone che sono talmente identificate con il loro solito ruolo sessuale che proprio non riescono nemmeno a concepire eventualitá alternative. Per me, per il mio amico e credo anche per molte altre persone, o da davanti o da dietro… basta che si tromba!
Per me non é solo una questione di rapporti sessuali, comunque. Io parlo di sessualitá in senso ampio. Per portarti un esempio innocente, sono diventato ‘attivo’ anche nelle dimostrazioni d’affetto pre- e post-coitali (se cosí posso esprimermi): prima avevo voglia di essere abbracciato, coccolato e protetto, adesso ho voglia di abbracciare e coccolare! 😀polvi79Partecipante@FIPPO wrote:
@ polvi79 : interessante quel che scrivi…tu quanti anni hai? è importante x capire il senso di quel che hai scritto
Ciao! Figurati, non ho nessun problema a parlare della mia vita sessuale. Allora, ho 31 anni compiuti da poco (sebbene ne dimostri qualcuno in meno – so’ che questa precisazione e inutile ma permettimi questo pizzico di vanitá). Ho avuto i miei primi rapporti sessuali (orali) a 19 anni (alcuni ritengono che sia ‘tardi’, a me é andato benissimo cosí). Verso i 22 ho avuto i primi rapporti completi da attivo e poi, a 23 anni, i primi rapporti da passivo. Voglio specificare che in tutto questo arco di tempo, e anche oltre, le penetrazioni erano molto rare e la maggior parte dei miei rapporti erano perlopiú orali. Aggiungo: anche all’interno di relazioni brevi o lunghe e frequentazioni varie.In particolare, ricordo di avere avuto due (a loro modo belle) ‘frequentazioni’ (o ‘relazioni brevi’, diciamo cosí, ma pur sempre relazioni) in cui proprio non riuscivo a farmi penetrare, nonostante i due uomini in questione fossero a mio avviso molto seducenti. Andó a finire che feci io l’attivo con loro, ma giusto un paio di volte. Nonostante l’idea di fare il passivo mi eccitasse moltissimo, avevo paura del dolore, tutto quá.
Verso i 25 anni cominciai a essere piú disinibito e verso i 27… bhé, diciamo che ero diventato praticamente un professionista!Devo ammettere che, trasferendomi in Inghilterra, la ‘scoperta’ del popper mi ha aiutato tantissimo a superare la paura del dolore. Sottolineo che, comunque, ho sempre fatto un uso molto moderato del popper – sostanza che é comunque tossica – e adesso ne faccio volentieri a meno.
Nell’ultimo paio d’anni, ho percepito che c’era qualcosa che non andava a livello fisiologico. Praticamente, durante la penetrazione da passivo perdo l’erezione il 90% delle volte. Farmi penetrare risulta comunque piacevole, ma non riesco quasi mai a raggiungere l’orgasmo. Eppure, mi ero ostinato sempre a fare la parte del passivo – chissá, lo ammetto, forse anche per una certa ‘pigrizia’, per non volermi impegnare troppo in quello che piú delle volte lo vivo semplicemente come uno sfogo, un’urgenza da cui liberarsi. Oppure, fra le varie ipotesi che ho azzardato, probabilmente non mi sentivo all’altezza del ruolo da attivo. Detto papale papale: di cazzi ne ho visti davvero tantissimi, alcuni molto piú piccoli dei miei, ma altri molto piú grandi e, sebbene sia una cosa quasi irrazionale, io che sono ‘solamente’ normodotato mi sentivo incapace a impersonare il ruolo dell’attivo.
Ultimamente le cose sono cambiate. Finalmente ho un lavoro dagli orari flessibilissimi che mi permette di avere tanto tempo libero. Questo é importante non solo per il valore del tempo libero in se’, ma anche perché finalmente posso cucinare da me piú di un pasto decente al giorno e non riempirmi lo stomaco di schifezze varie. Dopo millenni di rimandi e complessi, pochissimo tempo fa’ mi sono iscritto in palestra, dove vado regolarmente quasi tutti i giorni (e speriamo che la mia buona volontá continui a assistermi). In definitiva, grazie a tutti questi fattori, sono diventato piú ‘attivo’, ma in senso lato e non solo sessualmente. Mi sento piú energico e anche piú felice. Arrivare ai 30 anni é stato come riformattare un computer che oramai non andava piú. Ho cominciato a apprezzare tutte le piccole cose della mia vita e anche me stesso. Sono diventato un po’ piú sicuro di me, mentre prima ero solo un grandissimo presuntuoso che la voleva sempre vinta per convincersi di avere sempre ragione.
Il fatto che la mia sicurezza e autostima si siano rafforzate ha comportato dei cambiamenti anche nei miei gusti sessuali. Se prima andavo a caccia di maturi quarantenni (e oltre) perché loro ci ‘sapevano fare’ e quindi io potevo starmene tranquillamente disteso a non fare nulla e ‘ricevere’ solamente, adesso se trovo un 30enne che mi piace mi sento all’altezza della situazione. Non da ultimo, i complimenti che ho ricevuto recentemente (‘italian stallion’ sono stato definito a volte – ma chissá, questi inglesi sono cosí educati, per non dire un po’ falsetti) sono stati di un certo aiuto.
Insomma, come ho giá detto nel mio intervente precedente, prima cercavo uomini piú grandi e attivi, adesso non disdegno i coetanei e, a volte, anche qualche giovanotto passivo. Senza imbarazzo, ti dico pure che questa mia inversione di rotta si rispecchia anche nei confronti dei miei gusti pornografici (mi piace un sacco masturbarmi e guardo un gran numero di video porno, che male c’é? e poi, chi é senza peccato…). Prima mi piacevano di piú quei film con gli ‘orsi’, i ‘daddies’ eccetera eccetera. Adesso preferisco scene con qualche bel ragazzo giovane e in buona forma fisica. Se poi vedo un bel ragazzo palestrato e muscoloso che fa il passivo, allora perdo letteralmente la testa…
Ma in definitiva, piú che considerarmi un passivo che sta gradualmente diventando attivo, preferisco pensare che finalmente mi sono liberato di queste dicotomie, di questi ruoli, di questi confronti fra ‘maschietti’ e ‘femminuccie’. Come disse la grande comica caratterista Lucia Ocone, noi gay, grazie a un particolare brevetto, siamo double face: possiamo essere usati da una parte e dall’altra. Quindi, perché ostinarsi a indossare la parte invernale quando fuori giá sboccia la primavera? 😀polvi79PartecipanteScusate, ma io come al solito mi sento un po’ bastion contrario. Se e vero che esiste il processo di passivizzazione, esisterá anche quello di attivizzazione? Molti diranno di no. Allora io dovrei considerarmi come la prova vivente che tale processo in realtá esiste eccome – e lo sto vivendo io in prima persona.
Vero é che i miei primissimi rapporti completi sono stati da attivo. Diciamo furono pochi, visto che poi passai molto volentieri al ruolo passivo. L’ho fatto tante volte e con molte persone, non me ne vergogno. Da un paio d’anni ho notato un’inversione di tendenza, fino a tempi recentissimi in cui praticamente stó facendo solo da attivo. Apparentemente, anche i miei gusti sono cambiati: prima ero attratto da persone piú grandi di me; ora mi piacciono, se non giovani, perlomeno persone della mia etá.
Riguardo ai miei atteggiamente esteriori, si sono leggermente modificati anche quelli. Non sono diventato un maschione virilissimo, sono lo stesso di sempre, peró forse adesso scheccheggio un po’ meno; non perche mi remprima, ma perche mi viene naturale cosí.
Non la ritengo una cosa assurda. Secondo me, con gli anni, non si ha piú bisogno di vedere nell’uomo ‘grande’ e ‘maturo’ una figura protettiva e forte. Se diventa forti da se’ e si ha voglia di sfogare quel vigore attivo accumulato nel tempo.
Ora come ora, il mio ideale di uomo sarebbe qualcuno che ha accettato sia la sua omosessualitá che anche la sua mascolinitá – perché, a conti fatti, per un gay anche la mascolinitá, a volte, deve essere accettata; a volte é molto piú semplice continuare a ‘fare la checca’, che tanto quel personaggio ha i suoi vantaggi e, senza dubbio, molte persone che si sono convinte di essere checche di certo non hanno poi una gran voglia di rimettersi in discussione.
Insomma, per farla breve, al momento il mio uomo ideale sarebbe una persona che sia esattamente come me (e chiamatemi narcisista, eheh). -
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