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Taggato: battuage
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militeignoto82.
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7 Febbraio 2018 alle 10:01 #934960
matteosc84
PartecipanteCiao io mi chiamo Matteo ho 29 anni e sono della provincia di Varese. Stimo molto i carabinieri, per il loro lavoro e non sessualmente come qualcuno penserà. E vero quello che dice carabiniere deluso e quindi un carabiniere gay lo stimo ancora di più. Questa stima mi piacerebbe che diventi un amicizia e per questo sarei contento se tutti i cc del forum mi contattino a questo indirizzo: matteosc@live.it
26 Gennaio 2020 alle 6:34 #743129anonymous
PartecipanteHo letto con interesse la rubrica dei ” poliziotti ” e sono rimasto alquanto disgustto da alcuni che ” hanno le palle ” ed ancora seguitano a mentire a loro stessi della propria omosessualità non sbandierata, ma questo comportamento è tipico di chiunque viva una situazione di non libertà.
Se trai poliziotti esiste questa loggia massonica di intolleranza tra noi carabinieri è ancora peggio di quanto si possa pensare, insomma siamo controllati, manco fossimo ricercati dall’interpool, da corpi speciali, insomma da colleghi che indagano se realmene siamo omosessuali e se abbiamo amicizie ambigue con omosessuali o transessuali. Per farvi capire non possiamo nemmeno fermarci a bere qualcosa con un’omosessuale dichiarato o un’amica lesbica dichiarata o peggio una transessuale. Dobbiamo fare appoggio sui nostri colleghi omosessuali che più delle volte sono delle spie.
Questi individui ” spie ” sono peggio di quanto si possa trovare tra gli omofobi, sono capaci di rovinarti la reputazione ed il posto di lavoro. In questo modo siamo costretti ad indossare una divisa che tiene saldi all’idea della eterosessualità assoluta e poi sotto sotto, i più fetenti ( le spie ) vanno a prostitute e nessuno li tocca. Anche frequentare un battuage o un locale gay rischierei di perdere il lavoro.
Tra di noi ci sono molti omosessuali, ma a causa di questo clima di intolleranza si diventa bisessuali con matrimoni strampalati e fidanzamenti abbozzati, mail desiderio di una realzine omosessuale è una vera e propria utopia. Una coppia di carainieri è vista peggio di un atto pedofilo, insomma da condannare e licenziare perchè non si dà il buon esempio!
Intanto quando si fanno i Pride avrei voluto parteciparvi, anche con una maschera piazzata sul viso, almeno per essere presente, invece, ero li a guardarvi sfilare mentre i miei colleghi ridevano, non per la carnevalata, ma solo perchè siamo gay = culattoni. Quando dicevano ste cose avevo il cuore in gola e purtroppo ho dovuto ridere anche io perchè non mi riusciva di piangere..avrei voluto menarli col manganello, ma sono delle persone che possono rovinarvi se non state al loro gioco.
Purtroppo viviamo in Italia.. in America è molto meno complicato.
26 Gennaio 2020 alle 7:03 #934919anonymous
PartecipanteGli omosessuali e le lesbiche non dichiarate hanno molta più opportunità di fare carriera nel mondo del lavoro, sopratutto nell’arma dei carabinieri.
Purtroppo quando un ” sospetto”, come dici di quelle spie appostate, inizia a realizzarsi nell’ambiente di lavoro il mobbing diventa talmente pregnante che in un modo e nell’altro vieni costretto ad abbandonarlo. Sono una vittima di un licenziamento annunciato e realizzato nell’arco di quattro mesi dopo un doloroso percorso di outing chiamata: transessualità.
Ho sempre amato quella divisa ed inizialmente se ricordi non erano ammesse le donne, poi stranamente la legislatura ha ammesso anche quelle soldato e molte di esse sono delle lesbiche ” terrorizzate ” dall’idea di essere dichiarate per le battutacce che i colleghi potrebbero rivolgergli.
Ho vinto il concorso da ragazzo e gia ero cosciente dei tanti problemi cui sarei andata incontro se avessi scelto il ” percorso Mtf “. E’ stato un vero inferno quando l’ho detto al comandante, insomma ci dovrebbe essere il segreto professionale, così come accade quando un deliquente dichiara qualcosa e non si fa il suo nome, invece, tra noi il nome si fa e lo si fa anche nei peggiori dei modi: Vi annientano la quotidianeità. Negli armadietti trovate di tutto e scritte assolutamente odiose per non parlare delle risate e frasi alla finocchia del momento. Quelli che si comportano così sono tutti coloro si nascondono o fanno finta di essere eterosessuali.
Io ho perso il lavoro ed ora sono una transessuale che batte per vivere e sapete na cosa?! Tutti quelli che mi hanno ostacolata, non sono riconoscibile perchè ho fatto un paio diinterventi al viso, ogni sera li ho visti pregare me ed alcune colleghe per farsi inculare e pompare i nostri piselli.. dovevo fare come Brenda: Filmarli e sputtanrli, ma avrei fatto una fine peggiore: Morta ammazzata. In un modo o nell’altro ti fanno fuori.. ma sono contenta di una cosa me li sono scopati tutti ed ho chiesto il triplo di quello che guadagno a prestazione.. e quando me li scopo li sottometto ed imprecano pietà. Mi fanno solo pena..
31 Gennaio 2020 alle 7:48 #934921anonymous
Partecipantemah, sarebbe bello se questo post fosse vero, peccato che è schifosamente falso.
@TransLicenziata wrote:
Gli omosessuali e le lesbiche non dichiarate hanno molta più opportunità di fare carriera nel mondo del lavoro, sopratutto nell’arma dei carabinieri.
Purtroppo quando un ” sospetto”, come dici di quelle spie appostate, inizia a realizzarsi nell’ambiente di lavoro il mobbing diventa talmente pregnante che in un modo e nell’altro vieni costretto ad abbandonarlo. Sono una vittima di un licenziamento annunciato e realizzato nell’arco di quattro mesi dopo un doloroso percorso di outing chiamata: transessualità.
Ho sempre amato quella divisa ed inizialmente se ricordi non erano ammesse le donne, poi stranamente la legislatura ha ammesso anche quelle soldato e molte di esse sono delle lesbiche ” terrorizzate ” dall’idea di essere dichiarate per le battutacce che i colleghi potrebbero rivolgergli.
Ho vinto il concorso da ragazzo e gia ero cosciente dei tanti problemi cui sarei andata incontro se avessi scelto il ” percorso Mtf “. E’ stato un vero inferno quando l’ho detto al comandante, insomma ci dovrebbe essere il segreto professionale, così come accade quando un deliquente dichiara qualcosa e non si fa il suo nome, invece, tra noi il nome si fa e lo si fa anche nei peggiori dei modi: Vi annientano la quotidianeità. Negli armadietti trovate di tutto e scritte assolutamente odiose per non parlare delle risate e frasi alla finocchia del momento. Quelli che si comportano così sono tutti coloro si nascondono o fanno finta di essere eterosessuali.
Io ho perso il lavoro ed ora sono una transessuale che batte per vivere e sapete na cosa?! Tutti quelli che mi hanno ostacolata, non sono riconoscibile perchè ho fatto un paio diinterventi al viso, ogni sera li ho visti pregare me ed alcune colleghe per farsi inculare e pompare i nostri piselli.. dovevo fare come Brenda: Filmarli e sputtanrli, ma avrei fatto una fine peggiore: Morta ammazzata. In un modo o nell’altro ti fanno fuori.. ma sono contenta di una cosa me li sono scopati tutti ed ho chiesto il triplo di quello che guadagno a prestazione.. e quando me li scopo li sottometto ed imprecano pietà. Mi fanno solo pena..
6 Aprile 2020 alle 4:01 #934922onizuka
PartecipantePrendendo spunto da CarabiniereDedeluso, vorrei raccontarvi la mia esperienza.
Sono cosciente della mia omosessualità da quando ho 17 anni e non ho mai avuto problemi ad accettarla, forse perchè -fortunatamente-, non sono mai stato bersaglio di discriminazioni ed insulti vari.
Ho 26 anni e sono laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.
Da circa 5 anni sono fidanzato con un mio coetaneo per l’appunto Carabiniere, cosa che ha influito (a volte positivamente, a volte negativamente) sul nostro rapporto.Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi 20enni, io aspirante farmacista, lui aspirante Carabiniere.
Il trauma si sentiva da subito: le uscite erano praticamente impossibili, i luoghi del tutto improbabili e aggiungendo il fatto che lui vivesse in caserma ed io avessi dei coinquilini apertamente omofobi, non rendava certo facile vederci.
Purtroppo le bugie erano all’ordine del giorno… Fingerci colleghi, fingere di essere fidanzati con delle ragazze e raccontare mirabolanti scene erotiche con la bionda o la mora di turno che in realtà non avvenivano mai.
Era degradante anche trovarsi in luoghi prettamente omosessuali (discoteche, bar e locali vari) dovendo sempre avere il terrore che qualche suo collega potesse passare per qualche controllo o essere là appunto per fare la spia…Vivere con la paura non è vivere, paura di uscire assieme per fare una passeggiata, farmi trovare sotto la caserma come finiva il suo turno per portarlo a fare colazione, lui che veniva a prendermi in facoltà per il pranzo o per la cena erano tutti stupidi gesti (per me e lui importanti) che diventavano man mano più difficili da eseguire.
Per anni e, talvolta, ancora ora siamo costretti a dare strampalate giustificazioni sulla nostra attuale situazione, spiegare ai suoi colleghi perchè lui spesso e volentieri dorma a casa di un suo “amico”, perchè dopo un turno di notte non stia in caserma e preferisca vedere un “amico” anche solo per fumare una sigaretta e prendere un caffè sono purtroppo cose ancora all’ordine del giorno.
Inutile dire quanto sia sdegnato e trovi ingiusto non poter vivere la nostra relazione con serenità; sia chiaro, ciò non vuol dire sbandierare la nostra omosessualità in giro (mai fatto e mai lo faremo; forse che un eterosessuale ha bisogno di dare conferma di ciò che già tutti danno per scontato?).
Eppure percepire il suo stato d’animo quando ancora ci capita di trovarci in situazioni imbarazzanti, mi fa star male; sapere che il lavoro che ama fare lo costringe a fingere, mi distrugge.Ricordo ancora quando fino a qualche anno fa, io studente universitario allo sbaraglio e lui ormai già Carabiniere eravamo costretti ad affittare una camera in un b&b (e anche là col problema della registrazione dei nomi…), aspettare le vacanze affinchè i miei coinquilini partissero e lasciassero la casa libera, o ancora peggio, fare l’amore in macchina col terrore di essere scoperti e doversi rivestire subito senza nemmeno avere il tempo per un pò di coccole ed effusioni perchè se lo avessero trovato in atteggiamenti particolari con un uomo avrebbe avuto una segnalazione…
Troppe volte ha pensato di chiedere il congedo, cosa che puntualmente gli invitavo a non fare e spesso e volentieri, prendo anche io in considerazione l’opportunità di entrare a far parte dei gruppi speciali dell’arma.
Non so se renderebbe la cosa più semplice, ma potrebbe essere un’occasione anche questa. Forse il fatto di essere realmente colleghi potrebbe agevolare la nostra situazione, forse la peggiorerebbe.Dal primo giorno che ci siamo consociuti lui mi mise al corrente della sua situazione, del suo doversi nascondere, delle sue finzioni e delle bugie che doveva raccontare per sopravvivere in quell’ambiente che, a quanto pare, è un’inferno visto dagli occhi di un ragazzo gay.
Eppure non molliamo e proviamo ancora, dopo 5 anni, a vivere ancora assieme questa nostra relazione.
Non ho mai amato le bugie, e non faccio differenza con quelle a fin di bene (una bugia è sempre e comunque tale), ma essendomi innamorato di un Carabiniere, purtroppo mi sono dovuto adattare anche io.
Ripeto, non amo sbandierare la mia omossessualità, non mi sento tenuto a dover rendere partecipe il mondo di ciò che sono, sono gay ma non per questo ho comportamenti ambigui.Spero solo che un giorno, sia possibile essere ciò che si è in libertà, appartenenti o no all’Arma e che io sia ancora fidanzato con lui o meno, mi auguro che gli appartenenti ad alcune categorie sociali e/o lavorative non debbano più fingere una vita che in realtà non conducono affatto.
@TransLicenziata:
non sono un medico ma piuttosto informato sull’argomento a causa degli studi e delle rierche che ho condotto per lavoro. Mi pare piuttosto imporobabile che tutto ciò sia accaduto realtmente: la transizione avviene in tempi piuttosto lunghi e prima che tu possa attuarla definitivamente devi dimostrare ad una commissione medica la tua reale intenzione alla transizione, cosa che per altro viene per lo meno blandamente evinta dal tuo eventuale travestimento, che per l’appunto avresti adottato anche nel luogo di lavoro. Di conseguenza saresti stato/a scoperto/a ben prima che tu potessi parlarne col tuo comandante e che i tuoi colleghi potessero avere il tempo di farti oggetto delle loro battute.
Ad ogni modo, per gli aspetti legali chiederò al mio ragazzo che sicuramente è più informato di me.
Mi pare veramente strampalato il tuo racconto…6 Aprile 2020 alle 5:16 #934923anonymous
PartecipanteChe pena che mi fate..
Ho sempre pensato che entrare nei carabinieri fosse da sfigati…non a caso tutti quelli che ho conosciuto sono degli emeriti jolloni.
Per non stare dietro a gente cos’ 100 volte meglio rimanere single.
10 Aprile 2020 alle 20:02 #934924anonymous
PartecipanteCiao ! Vorrei conoscerti, il mio indirizzo e-mai mxx06@yahoo.it
10 Aprile 2020 alle 20:03 #934925anonymous
PartecipantePER IL CARABINIERE DELUSO !
Ciao, vorrei conoscerti ! Il mio indirizzo e-mail mxx06@yahoo.it16 Aprile 2020 alle 5:35 #934920anonymous
Partecipante@Ospite wrote:
PER IL CARABINIERE DELUSO !
Ciao, vorrei conoscerti ! Il mio indirizzo e-mail mxx06@yahoo.itEcco la solita checca sfranta che va dietro a quelli in divisa pensando che siano più maschi….
16 Aprile 2020 alle 8:31 #934926anonymous
PartecipanteL’unica maniera per vivere serenamente e in equilibrio sia la propria che l’atrui omosessualità è viverla fino alla sue estreme conseguenze, il fatto poi che si viva un rapporto di coppia ne rende indispensabile il coming out….che senso ha vivere una condizione affettivo-sessuale rinnegandola e negandola e vergognandosene continuamente?…non è 1000 volte meglio lottare contro un’ingiusta discriminazione dovuta a pregiudizi per il fatto che si ami una persona del proprio sesso? 😐
16 Aprile 2020 alle 17:58 #934927anonymous
Partecipante@Onizuka wrote:
Spero solo che un giorno, sia possibile essere ciò che si è in libertà, appartenenti o no all’Arma e che io sia ancora fidanzato con lui o meno, mi auguro che gli appartenenti ad alcune categorie sociali e/o lavorative non debbano più fingere una vita che in realtà non conducono affatto.
Me lo auguro anch’io. Però è vero che, se mai arriverà, questa conquista non avverrà da sola. Dobbiamo impegnarci tutti e agire tutti perché ciò accada, anche subendo le eventuali conseguenze che questo comporta. Dobbiamo avere il coraggio di dire “Ehi, ci siamo anche noi e abbiamo la voglia e il diritto di essere come siamo alla luce del sole”. E non si tratta di sbandierare un bel niente, ma di vivere apertamente quel che siamo nel nostro quotidiano. Finché continueremo a farci scudo dei nostri timori (che sono senz’altro motivati, ma che talvolta diventano un alibi per non trovare il coraggio di manifestarci), finché continueremo a mentire e/o fingere nella paura delle ritorsioni o degli effetti negativi del nostro esporci, continueremo a vivere in una società prevalentemente ostile perché di fatto non ci conosce. Con questo non voglio fare lezioni a nessuno, mi ci metto anch’io nel novero di quelli che potrebbero fare di più (anche se qualche passo, nel mio piccolo, l’ho fatto). È solo per dare uno spunto di riflessione.
16 Aprile 2020 alle 23:10 #934928anonymous
PartecipanteVolevo solo sottolineare il fatto che è vero che gli eterosessuali non hanno bisogno di sbandierare la loro sessualità, proprio perchè è scontata.
Però provate a metterli in un mondo fatto di soli omosessuali e poi ne riparliamo se in quel caso non la sbandiererebbero pure loro!Questa premessa per dirvi che mi spiace, ma io non ci sto. Per come sono messe le cose in Italia le palle dobbiamo tirarle fuori noi. Partecipare ai pride senza una maschera, e sbattersi di vicini e colleghi. Ok, un lavoro è importante, per carità. Ma la mia vita lo è ancora di più.
Non me ne farei di niente di vivere sotto mentite spoglie. Non è vivere. Quindi ben vengano i licenziamenti, le frasi sul portone di casa e quant’altro. Con la differenza che quando esco di casa lo faccio a testa alta.
E comincio con un bell’esempio pratico: mi ci firmo pure!
Michele Cajano17 Aprile 2020 alle 17:26 #934929anonymous
PartecipanteL’intolleranza altro non è
Che l’odio verso la propria ignoranzaLasciamo che gli altri prendano pienamente coscienza di ciò che siamo e smetteranno conseguentemente di osteggiarci.
con speranzaFrancesco
18 Aprile 2020 alle 7:40 #934930anonymous
PartecipanteLA RUSSA ha detto che non esiste in Italia una norma che precluda ai gay, dichiarati o meno, di entrare nelle forze armate. Quindi non devi preoccuparti. Possono spiarti quanto vogliono ma non farti perdere il posto di lavoro.Se lo dice il ministro della Difesa dovete stare tranquilli. Punto e basta. Nessuno vi può rompere i coglioni. E poi quanti carabinieri conosci che hanno perduto il posto? Mi sa che neanche Nicola Testini lo perderà…
19 Aprile 2020 alle 13:38 #934931anonymous
PartecipanteMa senti un po’ carabiniere deluso, se davvero sei in una situazione così penosa, davvero non riesci a gestirla? Fai a meno di andare in locali gay se già hai un amico (maschile), fatevi un giro di ragazze, se proprio non vi fa schifo la fica o trovatevi due amiche lesbiche. Il propblema subentrerebbe, al limite, se intercettassero le telefonate, c’è questo rischio?. Ma tutti quei poliziotti che si trovano nei locali gay, allora non sono poliziotti?
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