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cerbero47Partecipante
@miopreferito wrote:
Ragazzi … anch’io ho la quarantina … e nonostante viva in Francia … sono italiano del sud ..
Certo, una citta del sud, ma piuttosto grande all’epoca …. eppoi ho frequentato, devo dire un liceo abbastanza …. libertino …. lol .. Ma a leggervi … soprattutto il peppone … mi sembrate davvero dei … matusalemme !! Francamente il bello di avere 15 anni .. è l’incoscienza !!! Tutto quello che si deve sapere di ‘grave’ .. è che ci sono le malattie .. e che bisogna proteggersi …. per il resto … è normalissimo fare stronzate, trombate, cose incoscienti … E’ drammatico quando assisto a certe cose dalla parte di gay 35enni ( che tra l’altro vogliono trombare con ragazzini che hanno la metà della loro età …) …. ma l’incoscienza lasciatela agli adolescenti … per fortuna non siamo tutti stati cresciuti da patetici cattolici praticanti !!!Merci ! 😛
Il primo messaggio sensato che leggo nella discussione.
Incommentabile Peppone_da_Siracusa, che addirittura parla dell’omosessualità come di una fase possibilmente passeggera, un orientamento a intermittenza, insomma. E poi tira fuori dal cilindro la soglia dei 20 anni come minima per poter dire con certezza quale sia il proprio orientamento sessuale. Mah.Rispondo all’autore del topic. Il tuo amico si è fatto fare un pompino da un ragazzo e gli è piaciuto; pergiunta era una cosa programmata, quindi lui era perfettamente consapevole di quello che avrebbe fatto e aveva tutto il tempo per ripensarci ed eventualmente rifiutarsi. Invece se l’è fatto fare. Perché si è poi rifiutato di farlo a te? Forse perché l’hai fatto venire e gli è sparita la voglia!? Il tuo amico si è scopato un ragazzo e, di nuovo, gli è piaciuto, al punto da indurlo a riconsiderare il suo orientamento sessuale. Ma cosa ti serve di più per capire che sicuramente non è etero? Al massimo è bisessuale, ma io di chi si dice bisessuale diffido sempre: devo ancora conoscerne uno vero. Secondo me il tuo amico è semplicemente gay e represso. Prova a capire il perché della sua repressione (che è indubbia, visto che ora si dice etero), e aiutalo a venirne fuori.
cerbero47PartecipantePer carità, non dare ascolto a quelli come max68, gli omosessuali repressi, quelli che “è meglio nascondersi, che affrontare la dura verità”. Vuoi passare la vita a nasconderti, mentire e vergognarti di quello che sei? Sono sicuro di no, ragazzo. Lo so, è dura, ti mancano i riferimenti, ti senti solo in questa battaglia, ma non lo sei. Tanti ragazzi come te hanno attraversato questa fase. Se, come si evince dalle tue parole, senti questa urgenza a parlare di te con i tuoi familiari, allora dovresti farlo. Fallo, asseconda te stesso, la tua natura, senza reprimerti. L’attrazione sessuale non è una cosa momentanea, una moda passeggera che oggi c’è e domani scompare. Ti piacciono i ragazzi, non c’è niente di strano né di male. Ma stai attento a chi lo dici, devi avere un minimo il sentore che la persona che riceverà la notizia abbia una preparazione culturale tale da consentirgli di gestirla serenamente. Tuo nonno sembra non essere in grado di capire: purtroppo la gente anziana, spesso non riesce a capire cose del genere; alcuni sono troppo ignoranti e irrimediabilmente ancorati alle loro sciocche convinzioni, c’è poco da fare. Ma tua madre sembra essere la persona giusta. Dillo a lei, con molta semplicità. Se hai difficoltà ad affrontarla a viso aperto, scrivile una lettera; anche breve, non dev’essere per forza un’enciclopedia: spiegale come ti senti e perché hai paura a dirle le cose che scrivi; rendila partecipe delle tue sensazioni. Un altro modo carino potrebbe essere quello di regalarle un libro a tematica gay (se è un tipo a cui piace la lettura), magari uno che trattasse il tema dei diritti civili (Citizen gay e L’abominevole diritto, sono due che ti posso consigliare); magari falle una dedica all’interno, in cui le spieghi brevemente il perché di quel regalo. Voglio tornare a ripetere che non devi assolutamente dare adito alle parole di max68, secondo cui la famiglia è una sola, quella di papà, mamma e figli. Che banalità! La famiglia è l’insieme delle persone che ami e che ti amano, con cui condividi la tua vita, con cui vivi, cui presti mutua assistenza affettiva e non, nel bene e nel male. Pensa a quanto è triste essere gay e costruirsi una “famiglia” con una donna che non ami, che non desideri, ma che sposi solo per assecondare l’ideale sociale del maschio che sposa la femmina e fa i figli: che squallore. Il presupposto più romantico dal quale può nascere una famiglia è l’amore. Se essa nasce da un’imposizione culturale vecchia e irrazionale, c’è decisamente qualcosa che non va.
Sai, è probabile che questa per te sia davvero una fase, ma verso l’omosessualità. Alla tua età anche io dicevo (a me stesso) di essere bisessuale, perché così era più facile che ammettersi gay. Essere bisex mi salvava per metà, mi affrancava in parte dall’onere di una sessualità non accettata dalla gente. Era come togliersi una calda coperta di dosso, ma non del tutto, lasciandone un risvolto ancora su di sé. Poi ho capito che mentire a me stesso era inutile, anzi, era dannoso. E per chi, poi? Per accontentare gli altri, che mi volevano con la fidanzata, a fare il filo alle ragazze? No, la vita è tua ed è solo a te stesso che devi rispondere di questo. Tu come ti vedi felice? Rispondi serenamente, senza curarti dei giudizi degli ignoranti. Alla fine, te lo assicuro personalmente, conquisterai una consapevolezza e una serenità che ti renderanno fortissimo. Qualsiasi sarà il tuo percorso, abbi il coraggio di andare avanti con dignità, senza mai negare ciò che sei. Ti auguro buona fortuna, serve anche quella. Facci sapere, mi raccomando. Ciao! 8)cerbero47Partecipante@giorgio24 wrote:
concordo pienamente con peppone, leggo continuamente di ragazzini che fanno o vogliono fare coming out in un’ eta nella quale ancora non c’è niente di sicuro e di ragazzini che lo hanno fatto, poi ci hanno ripensato ma ormai è troppo tardi e soffrono perchè si sentono messi alla berlina da tutti e vanno dallo psisicologo a 15 anni!
Eccola, la cazzata del giorno. Grazie per la risata. 🙄
cerbero47PartecipanteCiao. Prima di tutto, non dare ascolto all’utente suorpaolina, che rappresenta solo la frustrazione cattolica per l’incompatibilità di questa religione con la libera accettazione ed espressione della propria sessualità. In secondo luogo: no, non credo tu sia etero. Al massimo bisessuale, ma io sono molto restio a considerare questa opzione (anche per questioni meramente statistiche), dunque ti dirò che secondo me sei semplicemente omosessuale. Il motivo per cui ti senti in colpa, o comunque stranito, dopo aver fatto sesso virtuale con degli uomini, è da ricercarsi sicuramente nella repressione sessuale che la società cattolicamente orientata compie ai danni delle persone. Oltre al fatto che, in un certo senso, stai tradendo la tua ragazza. Ma domandati invece cos’è che ti spinge a cercare gli uomini. Può mai essere una pulsione eterosessuale? Ovviamente no, per definizione. Io ti consiglio di fare le tue esperienze omosessuali davvero, perché solo con l’esperienza si riesce a conoscere alcune parti di noi, che altrimeni resterebbero completamente nascoste. Se questo ti crea problemi di onestà con la tua ragazza, è bene che gliene parli o che comunque le faccia capire che stai cercando altro, e che la lasci. Dipende da te e da che tipo di rapporto hai con lei. Lasciati andare all’idea che potresti davvero essere gay. Se lo sei davvero, questo ti renderà più sereno con te stesso e potrai finalmente vivere per la persona che sei e non per quella che gli altri vorrebbero tu fossi. Se invece alla fine scoprissi di non essere gay, allora avresti una risposta definitiva ai dubbi che adesso sembra ti stiano tormentando. Fai le tue esperienze e trai le conclusioni a seconda di ciò che senti dentro di te, senza pensare alla disapprovazione della società, della famiglia, degli amici o della fidanzata, perché prima di tutto devi essere te stesso. L’alternativa è un’esistenza di repressione e abnegazione feroce, che ti condurrà inesorabilmente all’infelicità.
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