Gay.it Forum › Forum › Sesso › 28 anni vergine….possibile????
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23 Marzo 2016 alle 12:47 #987540rivasPartecipante
@Frustadeglistupidi wrote:
E’ logico pensare che la femmina sia meno carica sessualmente quando è in gravidanza, meno logico pensare che sia per natura meno carica anche quando non è in gravidanza.
La logica sta nella possibilità di avere “x” figli, di ramificare la propria prole.
Il maschio può ramificarsi andando con più donne, alla donna invece ne basta uno solo.
Il desiderio nella donna inoltre si spegne molto spesso nel primo anno di vita del figlio, tempo in cui dedica tutta se stessa alla fase più delicata della crescita del bimbo, quasi che la natura le imponesse ora di dedicarsi solo al figlio appena nato lasciando perdere per il momento la generazione di altri.
23 Marzo 2016 alle 13:11 #987541frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
@Frustadeglistupidi wrote:
E’ logico pensare che la femmina sia meno carica sessualmente quando è in gravidanza, meno logico pensare che sia per natura meno carica anche quando non è in gravidanza.
La logica sta nella possibilità di avere “x” figli, di ramificare la propria prole.
Il maschio può ramificarsi andando con più donne, alla donna invece ne basta uno solo.
Il desiderio nella donna inoltre si spegne molto spesso nel primo anno di vita del figlio, tempo in cui dedica tutta se stessa alla fase più delicata della crescita del bimbo, quasi che la natura le imponesse ora di dedicarsi solo al figlio appena nato lasciando perdere per il momento la generazione di altri.
Sta bene il tuo ragionamento finché la donna sia gravida od impegnata nelle operazioni post parto, ma la considerazione della carica minore non può valere, almeno su queste basi, anche per il tempo in cui essa non sia gravida od impegnata dal neonato. Perché la femmina dovrebbe sempre avere naturalmente una carica sessuale minore del maschio??? Non c’è ragione di pensarlo…. Forse è un fatto vero, ma dev’essere dimostrato in altro modo che con questo ragionamento. 8) Infatti, assumendo queste tue basi, potremmo dire che i maschi hanno una carica sessuale minore delle femmine perché, quando sono gravemente malati all’apparato sessuale, non hanno voglia di fare sesso…. Grazie tante!!!: la malattia è un fattore di disagio che limita o sospende i desideri naturali ordinari. Lo stesso vale per la gravidanza ed il tempo successivo nella femmina.
23 Marzo 2016 alle 13:13 #987542rivasPartecipanteChe cosa ti sfugge sul discorso della ramificazione?
23 Marzo 2016 alle 16:53 #987543frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
Che cosa ti sfugge sul discorso della ramificazione?
Nulla, ma non mi pare centri il punto: una maggior carica sessuale non implica necessariamente una maggior varietà di partner sessuali. Si può essere fiacchi e svogliati nel far sesso con molte persone ed essere sempre caricatissimi facendolo sempre con la stessa….
23 Marzo 2016 alle 17:12 #987544rivasPartecipante@Frustadeglistupidi wrote:
@Rivas wrote:
Che cosa ti sfugge sul discorso della ramificazione?
Nulla, ma non mi pare centri il punto: una maggior carica sessuale non implica necessariamente una maggior varietà di partner sessuali. Si può essere fiacchi e svogliati nel far sesso con molte persone ed essere sempre caricatissimi facendolo sempre con la stessa….
Posso capire la seconda, ma non la prima: se ci si sente fiacchi e svogliati si evita semplicemente di fare sesso indipendentemente dal numero di partner.
Inoltre questi sono comportamenti soggettivi e contingenti, che vanno al di là della generale programmazione genetica, se ne esiste una in questo senso, come credo…
23 Marzo 2016 alle 17:59 #987545frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
@Frustadeglistupidi wrote:
@Rivas wrote:
Che cosa ti sfugge sul discorso della ramificazione?
Nulla, ma non mi pare centri il punto: una maggior carica sessuale non implica necessariamente una maggior varietà di partner sessuali. Si può essere fiacchi e svogliati nel far sesso con molte persone ed essere sempre caricatissimi facendolo sempre con la stessa….
Posso capire la seconda, ma non la prima: se ci si sente fiacchi e svogliati si evita semplicemente di fare sesso indipendentemente dal numero di partner.
Si può fare sesso anche solo per abitudine o per compiacenza o per obbligo o per produrre figli…. e d’altronde rimane il fatto che né la moltiplicazione dei partners implica necessariamente la moltiplicazione della carica (parrebbe anzi ipotizzabile il contrario 😉 ) né l’unicità del partner implica necessariamente l’attenuazione della carica.
@Rivas wrote:
Inoltre questi sono comportamenti soggettivi e contingenti, che vanno al di là della generale programmazione genetica, se ne esiste una in questo senso, come credo…
Penso anch’io che l’osservazione di comportamenti soggettivi e contingenti non dimostri nulla o dimostri poco sull’indole d’un genere o d’una specie entro quel genere, ma questo, se vale contro le mie deduzioni, vale anche contro le tue…. 8)
In breve non mi sembra dimostrato né scientificamente né logicamente né che le femmine, della nostra specie almeno, abbiano maggiore né che abbiamo minore carica sessuale dei maschi, quindi l’assunzione più logica è che esse l’abbiano uguale, fatti salvi i condizionamenti contingenti che siano quelli culturali, morali, religiosi del gruppo sociale o che siano quelli fisici e psicologici del singolo individuo.24 Marzo 2016 alle 10:00 #987546rivasPartecipanteVeramente a me sembra dimostrabile sia per via logica che deduttiva, ma lasciamo perdere…
26 Marzo 2016 alle 14:14 #987482frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
Veramente a me sembra dimostrabile sia per via logica che deduttiva, ma lasciamo perdere…
A parte che la via deduttiva è necessariamente logica e semmai ci sarebbe da opporla alla via sperimentale, che raccoglie i dati di fatto (anche se per altro non può prescindere da una qualche forma di logica deduttiva), comunque sia ricapitolo brevemente.
Siamo partiti dall’opinione di alcuni che l’omoerotismo implichi per sé stesso, rispetto all’eteroerotismo, una maggior inclinazione a godere del puro sesso con chiunque capiti, senza partecipazione affettiva o, per dirla volgarmente, una maggior inclinazione all’essere puttanieri.
Dimostrazione?? Alcune persone conosciute da questo o da quello e per di più in luoghi spesso destinati al sesso occasionale oppure persone famose grazie ai mass media
Dopo le mie obiezioni che si tratta di persone in numeri limitatissimi, quasi irrilevanti rispetto al numero totale presunto delle persone omoerotiche nel mondo od anche solo in Italia e che quindi non si può stabilire scientificamente nessuna correlazione tra inclinazione all’omoerotismo ed inclinazione al puro sesso con chiunque capiti, si è affermato che c’è maggior facilità d’intrecciare rapporti omoerotici che eteroerotici, a causa del maggior ritegno delle femmine, rispetto ai maschi, nel concedersi sessualmente.
Su questo ho concordato a condizione che questo ritegno sia assegnato alla possibile per il fisico femminile del rapporto sessuale ed in parte anche al peso della tradizione che presidia la verginità della donna nell’interesse della legittimità della prole.
Tu affermi invece che le femmine siano naturalmente (geneticamente, se ho capito bene) meno cariche sessualmente dei maschi.
Questo io certo non posso astrattamente negarlo, ma trattandosi d’una deviazione riduttiva rispetto a quella che mi sembra pacifico sia la naturale causa della carica sessuale, cioè la riproduzione della specie, penso che una tale affermazione dovrebbe essere sostenuta scientificamente o da evidenze genetiche inconfutabili oppure da un’osservazione universale fatta su un numero grandissimo di casi, in modo che almeno si possa garantire che, se non tutte, la gran parte delle donne, indipendentemente da condizionamenti sociali o culturali, siano meno cariche sessualmente della gran parte, se non di tutti, i maschi. In mancanza di tali evidenze genetiche o di tali osservazioni universalmente valide, quello che logicamente si può capire e quindi affermare è che la natura spinga maschio e femmina a riprodursi e quindi li spinga con pari piacere e con pari intensità di stimolo.
Perché mai infatti la natura dovrebbe fare altrimenti, concedendo più piacere od assegnando più intensità di stimolo agli uni che alle altre??? 😯26 Marzo 2016 alle 15:13 #987547rivasPartecipantePerchè alla donna ne serve solo uno, al maschio no.
Questo per una architettura biologica sulla cui motivazione è effettivamente solo possibile speculare.
Ma questo potrebbe essere l’elemento logico.
La deduzione arriva dall’osservazione dei comportamenti a questo punto non solo gay ma anche del mondo lesbico non essendo nemmeno quest’ultimo limitato da particolari vincoli di tradizione o costume, e nel quale non sono presenti locali di cruising o in generale dedicati al sesso come nel caso dei “colleghi” maschi.
Un altro elemento di deduzione puoi averlo dalla pornografia: essa ha una fruizione maggiormente maschile. Avevo letto delle statistiche che non riesco più a trovare ma nelle quali era evidente il maggior utilizzo del maschio rispetto alla femmina, anche questo fattore lo lego alla differente carica sessuale.
Sto ovviamente facendo un discorso di grandi numeri: è evidente che la ninfomania esiste (avendo oltretutto un nome specifico per il caso femminile), così come esiste il “celibato” (che sempre mi chiedo quanto sia convinto) per l’uomo.
27 Marzo 2016 alle 9:35 #987548frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
@Frustadeglistupidi wrote:
Perché mai infatti la natura dovrebbe fare altrimenti, concedendo più piacere od assegnando più intensità di stimolo agli uni che alle altre??? 😯
Perchè alla donna ne serve solo uno, al maschio no.
Questo per una architettura biologica sulla cui motivazione è effettivamente solo possibile speculare.
Ma questo potrebbe essere l’elemento logico.Non mi sembra tanto logico….
Prima di tutto la femmina non può sapere, se non alcuni mesi dopo, se l’atto sessuale compiuto con un maschio l’abbia fecondata o no, quindi se partiamo dal principio che l’animale sia spinto dalla natura a fare sesso quanto più possibile per avere più possibilità di generare, non vedo perché la femmina, finché non s’accorga d’essere gravida, debba naturalmente avere meno stimoli del maschio.
Inoltre c’è da dire che una cosa è che lo stimolo sessuale sia meno intenso o scemi del tutto quando la femmina sia incinta (cosa che non ho difficoltà a riconoscere almeno a livello razionale, non avendo io conoscenze dirette della faccenda), un’altra cosa che lo stimolo sessuale, quando sia presente in entrambe le parti, sia minore in quella femminile che in quella maschile. Ripeto: questo è possibile, ma non è scientificamente dimostrato e tanto meno è logicamente necessario.@Rivas wrote:
La deduzione arriva dall’osservazione dei comportamenti a questo punto non solo gay ma anche del mondo lesbico non essendo nemmeno quest’ultimo limitato da particolari vincoli di tradizione o costume, e nel quale non sono presenti locali di cruising o in generale dedicati al sesso come nel caso dei “colleghi” maschi.
Un altro elemento di deduzione puoi averlo dalla pornografia: essa ha una fruizione maggiormente maschile. Avevo letto delle statistiche che non riesco più a trovare ma nelle quali era evidente il maggior utilizzo del maschio rispetto alla femmina, anche questo fattore lo lego alla differente carica sessuale.
Sto ovviamente facendo un discorso di grandi numeri: è evidente che la ninfomania esiste (avendo oltretutto un nome specifico per il caso femminile), così come esiste il “celibato” (che sempre mi chiedo quanto sia convinto) per l’uomo.
Queste però sono deduzioni fondate piuttosto sulla tua esperienza o sulle opinioni correnti e comunque presentano un quadro che può essere stato fortemente condizionato dalla morale tradizionale, che vuole la donna sposa virtuosa e madre attenta: la disposizione sessuale naturale dell’animale femminile sia pure della specie umana non è necessariamente quella che è stata rappresentata dalla cultura, tra l’altro quasi esclusivamente maschile. Ed infatti a questo proposito ti ricordo che sia nell’antichità greco-romana sia in età cristiana e quindi nella tradizione occidentale anche recente, la donna è sempre stata giudicata sessualmente molto più sfrenata dell’uomo, perché il suo piacere era giudicato molto maggiore di quello maschile (di nove volte secondo Tiresia :wink:) e perché era creduta incapace di dominare razionalmente gli stimoli fisici…. Quindi, se vuoi addurre come prova l’esperienza maschile, dovresti tener conto anche di quella di altri popoli, secoli, culture, altrimenti non potresti parlare con ragionevole certezza della natura dell’animale femminile della specie umana, ma al massimo puoi parlare di quelle donne di oggi che conosci tu direttamente o per interposte persone (ammesso e non concesso che di queste conoscenze per interposte persone ci si possa fidare).
27 Marzo 2016 alle 13:39 #987549rivasPartecipanteBene, portami esempi di darkroom o battuage femminili ovunque nel mondo e mi ricrederò.
O statistiche che dicano che la fruizione del porno da parte delle donne è maggiore rispetto a quella maschile.
Non sono sicuro avvenga nemmeno in Scandinavia, ove sono notoriamente libere di agire più che in qualunque altra parte del mondo.
La questione del non voler scopare a destra e a manca avendo una gestazione come quella a cui madre natura le ha destinate è la ricerca del padre migliore: se ne posso fare solo uno o comunque pochi, cercherò il migliore a disposizione.
27 Marzo 2016 alle 16:30 #987550rivasPartecipanteHo trovato queste statistiche, riferite ai teenager americani, ma danno un’idea:
28 Marzo 2016 alle 4:46 #987551frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
Bene, portami esempi di darkroom o battuage femminili ovunque nel mondo e mi ricrederò. O statistiche che dicano che la fruizione del porno da parte delle donne è maggiore rispetto a quella maschile.
Scusa sai, ma per dirla volgarmente:
parliamo dell’intensità del prurito di ciascuno dei due sessi o del modo, del luogo e del tempo in cui ciascuno dei due per lo più si gratta? 😉
Non mi sembra infatti che sia la stessa cosa!!!@Rivas wrote:
La questione del non voler scopare a destra e a manca avendo una gestazione come quella a cui madre natura le ha destinate è la ricerca del padre migliore: se ne posso fare solo uno o comunque pochi, cercherò il migliore a disposizione.
Anche qui confondi le questioni:
altro è stabilire se le femmine abbiano un prurito meno intenso di quello maschile, altro stabilire se si grattino diversamente, altro ancora stabilire se cerchino il padre migliore per i propri figli, ammesso e non concesso che invece un maschio cerchi la madre peggiore per i propri figli oppure sia indifferente alla cosa!!!28 Marzo 2016 alle 5:39 #987552rivasPartecipanteSe il prurito è molto forte, eviti di grattarti o fai qualcosa?
Come spieghi allora l’assenza di luoghi dedicati al solo sesso per le lesbiche?
28 Marzo 2016 alle 12:56 #987553frustadeglistupidiPartecipante@Rivas wrote:
Se il prurito è molto forte, eviti di grattarti o fai qualcosa?
Rivas, Rivas…. 🙄 grattarsi in modo diverso non equivale a non grattarsi del tutto…. 8)
@Rivas wrote:
Come spieghi allora l’assenza di luoghi dedicati al solo sesso per le lesbiche?
Prima di tutto non vedo perché tu riduca la questione alle sole lesbiche:
la minor carica erotica è delle femmine come specie del genere umano o delle sole lesbiche come specie del genere femminile?
Comunque sia, rimanendo all’assunto iniziale e quindi prendendo le lesbiche solamente come esemplari, in ambito omoerotico, dell’indole femminile, la minor inclinazione delle donne (ed uso deliberatamente e non ) al sesso facile non implica, come già scritto e riscritto, necessariamente che la specie femminile abbia meno pruriti di quella maschile, ma implica solamente che esse si grattino in modo diverso e questa diversità di modi è facilmente e ragionevolmente riconducibile sia al peso delle nostre tradizioni culturali sia alle obbiettive maggiori per la parte femminile che possono seguire l’atto sessuale. E’ vero che queste maggiori gravezze non sono possibili nel caso dell’erotismo tra femmine, ma è anche vero che la tradizione culturale grava sulle lesbiche non meno che su tutte le altre e, comunque sia, le femmine lesbiche sono solo una piccola parte dell’universo femminile.
In breve, la maggior disposizione della gran parte degli uomini rispetto alla gran parte delle donne nel concedersi all’atto sessuale senza troppe implicazioni affettive o sentimentali, ammesso e non concesso che sia vera, non è necessariamente riconducibile ad un maggior prurito naturale del maschio, ma può essere semplicemente dovuta ad un diverso condizionamento culturale che ha origine anche, ma non solo, dagli effetti più gravosi dell’atto sessuale sul corpo e sulla mente femminili.
D’altronde c’è da domandarsi: perché la natura dovrebbe stimolare l’appetito sessuale femminile meno di quello maschile, dato che entrambi sono necessari alla generazione?
Questa diminuzione od assenza di stimolazione è ragionevole avvenga quando la femmina è incinta, se non altro per evitare danni al feto, ed anche nel tempo successivo al parto, in modo che essa non sia distratta dal suo compito di nutrice del neonato, ma per il resto del tempo? Perché prima della gravidanza e dopo che il nato sia stato svezzato, l’appetito sessuale dovrebbe essere meno intenso di quello maschile? Non ne vedo ragione, dato il fine generativo di tale appetito…. 8) -
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