Se invecchi, ma non cresci.

[Gio Ro]

Mi hai lasciato.
Dieci anni di granitiche certezze si sgretolano tra le cosce del frocio più giovane di quanto, venti, trent’anni?
Mi hai lasciato con la freddezza dell’indifferenza, comunicandomelo per telefono, io al mare tu in città, come un ragazzino. Solo che tu hai 64 anni e io 57, un po’ troppo avanti per comportarsi così.

“Mi sento emotivamente coinvolto” mi hai detto tristemente perché lui, questa cosa con te non la vuole, o non può viverla.
Vai a sapere.

Me lo dici con il distacco di un assassino mentre colpisce la sua vittima, crudele, incurante del dolore intenso che sta procurando.
Mi hai fottuto; prima nel corpo, poi nell’anima.
Non sarai mai felice, mai! Questo lo devi sapere.
Ora ricomincerai da capo con qualcuno che già sai che nulla sarà disposto a sacrificare per te e per cui tu, invece, hai immolato me; lapidato e buttato in un rogo, solo per concederti al miglior offerente, forse l’ultimo.

Sono cose che succedono, mi hai detto. No, non così, non per questo. Troppo facile!

Goditela finché durerà. Illuditi pure, prova l’ebrezza del palpito di un amore nato nel cancro al quarto stadio di un altro amore frettolosamente, freddamente chiuso con tanto disprezzo e leggerezza.

Finirà, se lui non lascerà tutto per te. Finirà, se non lascerai tutto per lui. Vi abbraccerete, scoperete, chiacchiererete e cercherai di giustificare con lui l’orrore in cui mi hai immerso soffocandomi, nell’illusione che questo lo legherà ancora di più a te.
Non succederà, né tu né lui avete sufficienti strumenti per comprendere davvero questo triste, tragico epilogo della nostra storia.

La vita non è mai comoda, l’amore neanche, ricordatelo sempre; non ci sarà abbraccio o bacio o un ti amo buttato là con gli occhi lucidi come hai fatto con me e che tu potrai spendere da qui in poi senza costringerti a guardarti indietro, dentro un bidone della spazzatura, dove hai gettato noi con tanto disprezzo.

Io prima o poi ne uscirò fuori, tu no e mi dispiace per te. Perché la felicità perversa di questo momento, i bei palpiti di passione fuggiranno da te e nulla ti resterà tra le mani, se non le sole ceneri della mia anima che hai gettato nel forno crematorio, la soluzione finale dove sei uso di gettare il resto dei tuoi scheletri, cose buone solo per concimare il tuo orto.

[gaymotel]

E’ cosi’….Etero e gay vogliono il “ciofane” per esorcizzare la “vecchiaia” che avanza….A nulla serve la cultura, l’intelligenza, la serieta’ del “maturo” che si perde comunque dietro ad un corpo magro,pelle liscia, muscoli tonici , chiappa voluttuosa, ecc….Meglio non avere rapporti di coppia ma solo solide amicizie “federali” dove ognuno è libero di andare con chi vuole….Anche a pagamento !

[Autore]

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