Gay.it Forum › Forum › Cinema, Televisione e Serie TV LGBTQ+ › [Sanremo 2009] Bruno: Povia sbaglia, l’omosessualità è malattia incurabile
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22 Febbraio 2015 alle 17:26 #739756anonymousPartecipante
Ecco la sconcertante intervista del sito cattolico Pontifex al criminologo Francesco Bruno che attacca Povia perchè secondo lui l’omosessualità è sì una malattia, ma da cui non si può guarire.
Povia? Ci ha presi tutti per scemi, siamo al limite della ciarlataneria, si vergogni. Non diano lezioni alla Chiesa e al Papa.
Il Festival va avanti più per le polemiche( ora Bonolis pretende di catechizzare persino il Papa, delirio di onnipotenza), che per i contenuti delle canzoni, invero molto modeste e persino mediocri. Ma quella di tal Povia, una specie di inno alla omosessualità perduta e alla guarigione ( con sollucchero in tribuna dell’onnipresente Franco Grillini e bacio cavallino tra Bonolis e Laurenti), ha superato ogni limite di tollerabilità. Insomma, non ostante gli indici confortanti di share, questo Festival non passerà certo alla storia per la qualità, ma tanto passa il mercato e questo sembra davvero di stile rionale. Della canzone di Povia abbiamo parlato col professor Francesco Bruno, noto psichiatra e criminologo. Invero, per analizzare certe fregnacce non vi è bisogno di un luminare, ma può aiutare a smascherare giochetti strani.Professore, come sta questa storia dell’omosessuale, vessato dalla mamma, che miracolosamente guarisce, va verso una nuova vita e persino si costruisce una famiglia normale?
Guardi, siamo alla frutta e mi dispiace che certi messaggi, francamente fuorvianti ed anche pericolosi, vengano fuori da una ribalta tanto popolare. Ci vuole senso di responsabilità che evidentemente non hanno avuto.Fuor di metafora, l’omosessualità è una patologia?
Io ne sono convinto, l’omosessualità è uno stato patologico della psiche. Insomma l’omosessuale nato è, banalizzando, malato. I generi sessuali sono uomo e donna, non ne esiste in natura un terzo.Dunque si tratta di una patologia, esattamente, salvi altri casi. Quali?
Quelli non dovuti a nascita da omosessuale, ma causati da attitudini, comportamenti, difficoltà di rapporto o relazione con gli altri o peggio ancora, mode. In ogni caso, far passare l’omosessualità come una condotta dalla quale quasi si possa risorgere lo trovo insidioso. Lo ripeto, nella generalità dei casi, l’omosessuale è un malato, vittima di una patologia e Povia lo sa bene.E allora perché ha fatto ed esibito quella canzoncina?
Vorrei rileggere con attenzione il testo, ma effettivamente qui siamo in presenza quasi di un tentativo di raggiro degli spettatori, specie di quelli più sprovveduti. Povia dice autentiche stupidaggini dal punto di vista medico, che andrebbero rettificate e corrette. Dal punto mediatico siamo quasi alla truffa.Ma si può guarire dalla omosessualità?
Lo ripeto: solo da quella attitudinale e per scelta, ma ciò avviene solo in casi molto rari e non sicuramente dallo scenario di un teatro.Che cosa manda a dire a Povia?
Intanto che, lo ribadisco, canta una storia che di scientifico ha dell’inverosimile, che l’omosessualità è una malattia, cioè sono dei malati, e che guarire è quasi raro. Lo ripeto, siamo in senso buono alla truffa, perché cercare di ingraziarsi giurie e pubblico impietosendolo con argomenti che andrebbero studiati scientificamente non rende un buon servizio, prima di tutto agli omosessuali. Insomma, lo trovo davvero di mal gusto con un messaggio discutibile e pericoloso, da vergognarsi.Lei avrebbe ammesso quella canzone al festival?
Fossi matto, certe fregnacce meglio che restino a casa. Poi il Festival va in fascia protetta. Ora sentiamo anche quella dell’omosessuale miracolato, chissà nel futuro che altro ci racconteranno. Mai dire mai e sull’altare degli ascolti si sacrifica tutto, anche la rigorosità scientifica, pazienza. E la smettano di dare lezione alla Chiesa e al Papa. (Bruno Volpe – Pontifex)22 Febbraio 2015 alle 18:01 #850935anonymousPartecipanteFinalmente abbiamo capito perché questo criminologo non è mai riuscito a far acciuffare un assassino, nemmeno per sbaglio!
22 Febbraio 2015 alle 18:09 #850936anonymousPartecipanteInfatti! Non è quello che disse che la Franzoni era innocente??? Una cima di criminologo, cribbio! Ecco perché passa il suo tempo nei salotti televisivi a dire fregnacce.
22 Febbraio 2015 alle 18:35 #850937baloccoPartecipanteVedete, il papa, che ha il dono dell’infallibilità, può esprimenre giudizi su TUTTO. Specialmente su argomenti che non lo riguardano per mancata esperienza diretta come ad esempio la famiglia, i figli e ovviamente ogni altro aspetto della vita. Quindi noi tutti non dovremmo mai permetterci di contraddire ma nemmeno porci la domanda se è giusto o sbagliato. Ottimo esempio di pensiero nazzi-fascista. Avanti così che torna LUI in Italia, così i pecoroni saranno contenti alla fine….
22 Febbraio 2015 alle 18:53 #850938anonymousPartecipante😆 vado ora a smentire quel torsolo di cavolo marcio di Francesco Bruno tramite un semplice esercizio pratico: se facciamo entrare il Francesco Bruno in una stanza al buio in cui preventivamente ci eravano appostati io (donna) e uno di voi – il quale si sforzerà, per amore della Scienza, e gli tirerà una pompa – sempre tutto al buio, e poi gli notifichiamo che eravamo in due, nella stanza, una donna e un uomo, e gli chiediamo: “Secondo Lei, Bruno, chi dei due è stato?”, il Bruno è in grado di affermarlo? Non lo è. Quindi è “malato” anche lui?
PS1. Io onestamente preferirei fare l’esperimento con la moglie del Francesco Bruno, che, oltretutto, essendo insoddisfatta da una vita, sarà allupata come una riccia.
PS2. E purtroppo nel caso limite di Francesco Bruno l’esperimento fallirebbe cmq, perché un soggetto come il Francesco Bruno NON viene con NESSUNO, né donne, né uomini e nemmeno facendosi da sé, solo soletto: da qui tutti i suoi problemi e il suo livore.
Un mio professore (gay dichiarato) sosteneva che l’unica cosa consolante è che la vita umana ha una durata, e che i soggetti reazionari e repressivi poi defungono, e le idee giuste e sacrosante per cui si è lottato con tenacia, nei tempi lunghi vincono, vedasi la fine della schiavitù nel mondo antico o negli USA. Ok, essere nero è ancora dura, per tantissimi neri/e, ma, 15 anni fa, quando il mio prof parlava, speravamo di vedere un Obama presidente? Lui diceva che un presidente nero ci sarebbe stato, prima o poi, ma non durante le nostre vite. Invece è andata anche meglio delle sue previsioni (ed era già un ottimista, il prof).
Il problema è che la sorte ci ha fatto contemporanei di questi pazzi furibondi repressivi e pieni di odio. Di conseguenza, purtroppo, poco dopo che saranno morti loro, saremo morti/e anche noi. Questa cosa mi rimbalza, anzi mi determina ancora di più e mi fa vedere quelle/i che hanno lottato prima di noi (come il prof) come dei modelli da seguire. Mi creo la vita migliore che posso in questo tempo e me la godo, e intanto lotto per me adesso e per quelle/i che verranno dopo. Non ci facciamo fregare dalla tristezza e dall’amarezza, perché questo è quello che vorrebbero loro, ma non lo otterranno :D. Lo capiscono, lo sanno, e gli rode.
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