Gay.it Forum › Forum › Sesso › pene piccolo?
- Questo topic ha 47 risposte, 21 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 1 mese, 1 settimana fa da Fabio Perla.
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12 Dicembre 2015 alle 21:20 #983969perfomance2Partecipante
io sono un estimatore dei micropeni ma soprattutto dei grossi culi sodi
12 Dicembre 2015 alle 21:24 #983970perfomance2Partecipanteapprezzo anche culi di media o piccola cilindrata purchè di buona fattura
12 Dicembre 2015 alle 21:28 #983971soledamorePartecipanteSecondo la mia teoria, è molto improbabile che un gay medio si innamori di te, prima di vederti nudo. Perché essere un gay medio significa essere prigionieri della fallolatrìa.
Gli estimatori del pene piccolo non si trovano solo nella rete. Ho fatto l’esempio dei Giapponesi, prima. Ma un altro esempio sarebbe quello rappresentato da chi ha un ano sì stretto, da non essere compatibile con le misure standard del pene in un determinato contesto etnico, ma anche sociale.
Il rapporto fra dimensioni del pene e passività non è stato ancora oggetto di studi scientifici. Anche in questo caso, credo che occorra distinguere fra dimensioni reali e dimensioni simboliche (oltre che, ovviamente, immaginarie 😀 )
E’ un problema che non sarà mai risolto, perché per la persona che ti ama puoi avere il pene perfetto, per uno sconosciuto no. E non è solo questione di dimensioni. In genere chi ha un problema di “adeguatezza del proprio pene”, esprima un sintomo di castrazione narcisistica. La sua passività, presente o futura, dipende appunto da questa castrazione. Magari pensa di averlo grande, poi scopre l’orgasmo prostatico e si rende conto che le sue dimensioni, reali o fittizie che siano, non contano nulla. Molti sostengono che i gay che abbiano un grosso pene, spesso risultano tendenzialmente o esclusivamente passivi. Cosa che non varrebbe per gli etero.
La spiegazione di ciò è nel “superorgano perineale” (romando a “Meno di un quarto di scaffalistica omosessaile”) : puoi averlo grosso o piccolo quanto vuoi tu, ma alla fine è il rapporto tra pene, area perineale, testicoli ed ano che fa la differenza. Se lo hai lungo e dietro sei slabbrato, evidentemente hai solo un clitoride estroflesso, e la passività è la tua dimensione sessuale. Magari hai un pene che risulta inferiore allo standard del tuo gruppo etnico, però hai una ferita anale microscopica, utile giusto per una difficoltosa, spesso, defecazione: può darsi che tu possieda un membro virile autentico.
Ad ogni buon conto, lunghezza, larghezza e profondità sono solo delle variabili secondarie, che soggiacciono al dogma della compatibilità anatomica. L’efficienza di un pene consiste soprattutto nella sua durezza e allo stesso tempo malleabilità, e nella sua durata. Quindi nella sua potenza. E ancora una volta, nella sua fallofugalità
(l’opposto del fallocentrismo, per intenderci subito) 😀13 Dicembre 2015 alle 2:06 #983972almadellPartecipanteSecondo la mia teoria, è molto improbabile che un gay medio si innamori di te, prima di vederti nudo. Perché essere un gay medio significa essere prigionieri della fallolatrìa.
Non è affatto strano che ci si innamori
prima di essersi reciprocamente visti nudi 🙂
Lo so che ormai sono tutti abituati
a scambiarsi foto porno prima di incontrarsi;
ma internet non è sempre esistita
né si rimorchia solo in internet…Una volta (come suona bene “una volta”)
si usciva con un ragazzo senza saperne il ruolo,
figuriamoci la sua virilità espressa in centimetri 😀Non essendo mai stato scartato per il “pene piccolo”
ho un’opinione bassa o nulla del peso della “fallolatrìa”.
Sono stato invece scartato un paio di volte per l’altezza
(per alcuni sotto il metro e ottanta non si è maschi)
e un numero imprecisato di volte per la magrezza
o per l’assenza di muscoli.Se fossi complessato la metà di te
strepiterei contro la superficialità di un mondo gay
che pensa solo alla palestra o ai fisici pompati.
Non ho però intenzione di rubarti il mestiere 🙂Gli estimatori del pene piccolo non si trovano solo nella rete. Ho fatto l’esempio dei Giapponesi, prima. Ma un altro esempio sarebbe quello rappresentato da chi ha un ano sì stretto, da non essere compatibile con le misure standard del pene in un determinato contesto etnico, ma anche sociale.
Qualunque ragazzo che abbia avuto una relazione di almeno un anno
è virtualmente pronto per “qualcosa in più”.
L’ano rimane stretto solo se non lo usi.
E non tutti fanno sesso solo il sabato sera in una dark,
alcuni hanno anche un compagno fisso con cui fanno molto sesso…
Anche limitandosi al primo anno di “passione bruciante”
sono pur sempre trecento rapporti anali ravvicinati
che renderebbero elastico anche il più ritentivo dei verginelli…Non ho mai fatto sesso con un Giapponese, quindi non mi pronuncio.
Ma tra Cina, Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia,Filippine, Indonesia, India e Sri Lanka
nessuno mi ha mai fatto sentire “mostruoso”.
Suppongo ciò sia dovuto al fatto che l’Orientale che va con l’Italiano
in qualche modo si aspetti di trovare qualcosa sopra ai suoi standard.Il rapporto fra dimensioni del pene e passività non è stato ancora oggetto di studi scientifici. Anche in questo caso, credo che occorra distinguere fra dimensioni reali e dimensioni simboliche (oltre che, ovviamente, immaginarie 😀 )
E’ un problema che non sarà mai risolto, perché per la persona che ti ama puoi avere il pene perfetto, per uno sconosciuto no. E non è solo questione di dimensioni. In genere chi ha un problema di “adeguatezza del proprio pene”, esprima un sintomo di castrazione narcisistica. La sua passività, presente o futura, dipende appunto da questa castrazione. Magari pensa di averlo grande, poi scopre l’orgasmo prostatico e si rende conto che le sue dimensioni, reali o fittizie che siano, non contano nulla.Ciascuno di noi conoscerà almeno un attivo col pene piccolo
e un passivo col pene enorme, no?
Ci sono molti fattori che concorrono a formare la propria preferenza di ruolo.
Ciascuno di noi – forse – potrà ricostruire la propria “storia sessuale”.
Alcuni sembrano averlo capito a priori, altri a posteriori rispetto all’esperienza.
Sulle cause a priori le dimensione potrebbero avere il loro peso.Molti sostengono che i gay che abbiano un grosso pene, spesso risultano tendenzialmente o esclusivamente passivi. Cosa che non varrebbe per gli etero.
La spiegazione di ciò è nel “superorgano perineale” (romando a “Meno di un quarto di scaffalistica omosessaile”) : puoi averlo grosso o piccolo quanto vuoi tu, ma alla fine è il rapporto tra pene, area perineale, testicoli ed ano che fa la differenza. Se lo hai lungo e dietro sei slabbrato, evidentemente hai solo un clitoride estroflesso, e la passività è la tua dimensione sessuale. Magari hai un pene che risulta inferiore allo standard del tuo gruppo etnico, però hai una ferita anale microscopica, utile giusto per una difficoltosa, spesso, defecazione: può darsi che tu possieda un membro virile autentico.Che il grosso pene fosse indice di scarsa virilità
credo sia un pregiudizio di epoca Romana.
Nelle fantasie/timori degli etero la transessuale è sempre dotatissima 🙂La tua femminilizzazione del gay passivo è – come al solito – disgustosa.
Un pene rimane un pene per quanto tu sia “slabbrato”
e percepirlo come un “clitoride estroflesso” (ne esisteranno di “introflessi”?)
è una possibilità anche per il verginello che attende il principe azzurro.Che una cattiva defecazione abbia a che fare con l’essere attivi
è qualcosa di molto probabile (come potrebbe esserci tra passività e fimosi).
Che avere una ragade anale o la colite ci renda “maschi autentici”
però mi pare una notevole baggianata.
Ma sono consapevole che per te c’è un rapporto necessario
tra la ricettività anale maschile e la sua femminilizzazione.
Non mi metto neppure a confutarti: si vede quanto sei dogmatico.Ad ogni buon conto, lunghezza, larghezza e profondità sono solo delle variabili secondarie, che soggiacciono al dogma della compatibilità anatomica. L’efficienza di un pene consiste soprattutto nella sua durezza e allo stesso tempo malleabilità, e nella sua durata. Quindi nella sua potenza. E ancora una volta, nella sua fallofugalità
(l’opposto del fallocentrismo, per intenderci subito) 😀Per me la questione non si esprime affatto
in una compatibilità quantità, ma nella sincronia degli orgasmi.
Col mio compagno mi aspetto di raggiungere l’orgasmo nello stesso momento
ed è questa l’unica compatibilità capace di stupirmi.
Tutte le altre variabili mi sembrano assolutamente accessorie
e finalizzate a questo obiettivo che è emotivo tanto quanto sessuale.13 Dicembre 2015 alle 8:16 #983973pesciolin0Partecipantegrazie a tutti ragazzi (in special modo a soledamore e almadell)… non volevo creare attriti, anche se, forse, il vostro era solo un confronto! Comunque mi avete aiutato a capire un po’ di più! Il mio problema è che ho accettato la mia omosessualità a 30 anni e, ancora oggi, ho molta vergogna negli approcci con gli altri uomini! Forse il pene piccolo è solo una scusa per non avere incontri! Non ho mai avuto rapporti completi (nè da attivo nè da passivo) ed ogni volta che ci provo mi assale una terribile paura! Ho timore perfino ad incontrare per la paura di arrivare al sesso! Il problema è che mi manca davvero tanto una vita sessuale che negli ultimi due anni ho rimpiazzato con i dolci, provocandomi un aumento di peso di quasi venti chili! E’ difficile… anche per le brutte esperienze vissute nell’infanzia! Però davvero le vostre risposte mi hanno smosso qualcosa… grazie ancora… a presto! 😉
P.S. Comunque accetto ancora volentieri i vostri consigli!13 Dicembre 2015 alle 15:38 #983974soledamorePartecipante@almadell wrote:
Non è affatto strano che ci si innamori
prima di essersi reciprocamente visti nudi 🙂
Lo so che ormai sono tutti abituati
a scambiarsi foto porno prima di incontrarsi;
ma internet non è sempre esistita
né si rimorchia solo in internet…Sarà, ma questa mi sembra più una dinamica eterosessuale che omosessuale, a dirti il vero
Una volta (come suona bene “una volta”)
si usciva con un ragazzo senza saperne il ruolo,
figuriamoci la sua virilità espressa in centimetri 😀Guarda che con il gay radar il ruolo lo si intuisce molto facilmente, ora come allora, immagino. Poi spesso le dichiarazioni in merito sono mendaci, anche nella realtà. La verità, nel dubbio, la si scopre solo a letto, e credo che siano più le delusioni che le piacevoli sorprese. In realtà in passato non c’era tutta questa endo-omofobia contemporanea nei confronti del gay passivo o effeminato, quindi non c’era bisogno di mentire. E in passato non c’era nemmeno tutto l’omolesbismo attuale. Si sapeva senza infingimenti e razionalizzazioni quale fosse il maschio vero, dove cercarlo e quale fosse il ruolo naturale da assumere. Basta leggere Arbasino. Il problema in Italia è nato quando i gay hanno voluto costringere i bisex a dichiarare il loro orientamento omosessuale. Il modello di omosessualità mediterranea era libero da ogni condizionamento sessuofobico, nonostante l’Italia fosse ancora più cattolica di adesso. L’importante era agire con decoro. Che si fosse esclusivamente omosessuali e si andasse a marchette o che si fosse etero trasgressivi, a nessuno veniva in mente di farne una questione di orgoglio, mettendosi a ballare su un carro con il deretano in bella vista
Non essendo mai stato scartato per il “pene piccolo”
ho un’opinione bassa o nulla del peso della “fallolatrìa”.
Sono stato invece scartato un paio di volte per l’altezza
(per alcuni sotto il metro e ottanta non si è maschi)
e un numero imprecisato di volte per la magrezza
o per l’assenza di muscoli.Probabilmente l’altezza, la magrezza o la mancanza di muscoli erano solo pietose bugie. La fallolatria mica si basa sulla mera considerazione della lunghezza! Possibile che tu abbia incontrato gay così rozzi che facevano loro questo unico criterio di valutazione, la lunghezza? Il pene ha tre dimensioni, e poi ha una quarta dimensione, dinamica, che rimette in gioco il tutto. Ancora, ci sono i fattori extra-morfologici, quali la durata, il volume del mitto spermatico, l’integrità o meno del frenulo, l’armonia con le proporzioni del corpo, per quelli condizionati da fattori estetici, etc. 😆
Se fossi complessato la metà di te
strepiterei contro la superficialità di un mondo gay
che pensa solo alla palestra o ai fisici pompati.
Non ho però intenzione di rubarti il mestiere 🙂Complessi non ne ho, quando giudico la superficialità e la tristezza di certi personaggi e certi ambienti parlo per esperienza vissuta. Prima di scegliere la coppia momogamica chiusa, ho avuto tante esperienze, cosa credi?, e parlo con cognizione di causa. Credo che invece tu abbia complessi irrisolti nei confronti degli effeminati e dei passivi. Probabilmente perché invidi in loro l’orgasmo prostatico che non hai mai provato. E’ un complesso tipico di chi si ritiene prevalentemente o esclusivamente attivo 😈
@almadell wrote:
Qualunque ragazzo che abbia avuto una relazione di almeno un anno
è virtualmente pronto per “qualcosa in più”.
L’ano rimane stretto solo se non lo usi.
E non tutti fanno sesso solo il sabato sera in una dark,
alcuni hanno anche un compagno fisso con cui fanno molto sesso…
Anche limitandosi al primo anno di “passione bruciante”
sono pur sempre trecento rapporti anali ravvicinati
che renderebbero elastico anche il più ritentivo dei verginelli…Non parlare con me di coppia monogamica chiusa e del suo regime sessuale (perché questa è la coppia fissa, la coppia aperta è solo una squallida finzione che funge da appoggio e da stampella nei periodi di magra, quando si è scelta la promiscuità). Anche in una coppia cattolica, non è che l’opzione della castità prevalga spesso, nonostante i buoni propositi. Ma almeno, si è liberi dalla fallolatria!
Conformazione anatomica non sgnifica solo ano più o meno dilatato. Conta anche la sua profondità, che certo non aumenta con l’uso, così come contano la forma e l’inclinazione dell’asta e altri fattori extragenitali 😆Non ho mai fatto sesso con un Giapponese, quindi non mi pronuncio.
Ma tra Cina, Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia,Filippine, Indonesia, India e Sri Lanka
nessuno mi ha mai fatto sentire “mostruoso”.
Suppongo ciò sia dovuto al fatto che l’Orientale che va con l’Italiano
in qualche modo si aspetti di trovare qualcosa sopra ai suoi standard.La cultura giapponese è molto raffinata. Nel suo aspetto omosessuale rivela un mondo sorprendente, tutto da scoprire.
Vedo che hai fatto molto turismo sessuale, in Oriente. Conoscendoti, però, credo che sia la tua soluta buffonata senza riscontri nel reale. Al massimo avrai avuto qualche esperienza con un immigrato proveniente dal sud della Cina, e su questo hai costruito il tuo stereotipo sugli Orientali 😀@almadell wrote:
Ciascuno di noi conoscerà almeno un attivo col pene piccolo
e un passivo col pene enorme, no?
Ci sono molti fattori che concorrono a formare la propria preferenza di ruolo.
Ciascuno di noi – forse – potrà ricostruire la propria “storia sessuale”.
Alcuni sembrano averlo capito a priori, altri a posteriori rispetto all’esperienza.
Sulle cause a priori le dimensione potrebbero avere il loro peso.La dimensione intesa come lunghezza ha il suo peso solo nel gay totalmente fallonormativizzato. La macchietta della checca che facevano i film italiani di serie B degli anni ’70 , insomma 🙂
@almadell wrote:
Che il grosso pene fosse indice di scarsa virilità
credo sia un pregiudizio di epoca Romana.
Nelle fantasie/timori degli etero la transessuale è sempre dotatissima 🙂Ma chi te l’ha detto? E’ vero il contrario! Per i Romani il fallo si identificava con la virilità e la fecondità. Mai visto una raffigurazione di Priapo?
La tua femminilizzazione del gay passivo è – come al solito – disgustosa.
Un pene rimane un pene per quanto tu sia “slabbrato”
e percepirlo come un “clitoride estroflesso” (ne esisteranno di “introflessi”?)
è una possibilità anche per il verginello che attende il principe azzurro.In realtà io batto più sul tasto della passivizzazione del gay che scopre la sua femminilità.
Il pene come clitoride estroflesso (a differenza di quello introflesso, che è naturalmente quello femminile), è semplicemente il pene come componente del superorgano perineale, che parte dalla sommità della fessura anale, segue tutta la curva, e attraverso il perineo e i testicoli giunge infine alla sommità del glande. Una linea erotica ideale, che volesse porsi come limite del superorgano perineale, a scopo didattico, avrebbe lo stesso punto di partenza (sommità della fessura anale) e dopo aver circumnavigato il glande, cadrebbe giusto al centro dell’ombelico, diramandosi a raggiera nella zona pubica fino all’interno delle cosce.Che una cattiva defecazione abbia a che fare con l’essere attivi
è qualcosa di molto probabile (come potrebbe esserci tra passività e fimosi).
Che avere una ragade anale o la colite ci renda “maschi autentici”
però mi pare una notevole baggianata.
Ma sono consapevole che per te c’è un rapporto necessario
tra la ricettività anale maschile e la sua femminilizzazione.
Non mi metto neppure a confutarti: si vede quanto sei dogmatico.Sì, c’è un rapporto tra ricettività anale e femminilizzazione. Evidentemente il tuo complesso sulla ricettività anale nasce proprio da qui. Ingenuamente, devi essere convinto che se godi di prostata diventi donna, e magati il pene ti s’introflette trasformandosi in clitoride. Ma la femminilizzazione che dipende dalla passività non ha nulla a che fare con i tuoi incubi di nevrotico sedicente attivo! Non si tratta di transitare nel senso chirurgico del termine! 😀
@almadell wrote:
Per me la questione non si esprime affatto
in una compatibilità quantità, ma nella sincronia degli orgasmi.
Col mio compagno mi aspetto di raggiungere l’orgasmo nello stesso momento
ed è questa l’unica compatibilità capace di stupirmi.
Tutte le altre variabili mi sembrano assolutamente accessorie
e finalizzate a questo obiettivo che è emotivo tanto quanto sessuale.Saranno anche variabili accessorie, ma aiutano molto nel raggiungere la “sincronia degli orgasmi” . Che peraltro, è fondamentalmente una questione di omoaffettività 😐
13 Dicembre 2015 alle 16:01 #983975soledamorePartecipante@pesciolin0 wrote:
grazie a tutti ragazzi (in special modo a soledamore)… non volevo creare attriti, anche se, forse, il vostro era solo un confronto! Comunque mi avete aiutato a capire un po’ di più! Il mio problema è che ho accettato la mia omosessualità a 30 anni e, ancora oggi, ho molta vergogna negli approcci con gli altri uomini! Forse il pene piccolo è solo una scusa per non avere incontri! […]
P.S. Comunque accetto ancora volentieri i vostri consigli!Ma di niente, pesciolin0! E non temere, non c’è confronto fra me ed almadell, anche se forse lui subisce molto il tentativo di confrontarsi con me 😆
Dopo che hai aggiunto questi altri particolari alla tua storia, ti consiglierei di liberarti comprando una prestazione sessuale. Non lo troverei moralmente riprovevole in un caso come il tuo. Ed è anche per situazioni come questa, molto più comuni nel mondo gay di quanto non si creda, io sono per la riapertura delle case chiuse, attirandomi addosso le ire dei moralisti e dei bacchettoni. Magari uno fa il CO, frequenta gli ambienti, è orgoglioso di essere gay ma la sua sessualità viene repressa dall’atteggiamento che ha la maggioranza dei gay nei suoi confronti (anche questa è endo-omofobia),
La marchetta ristabilisce un equilibrio naturale nel godimento della popolazione omosessuale. Da qualche parte in questo sito dovrebbe esserci addirittura un “Elogio della Marchetta”, dove l’autore spiega in maniera accurata una serie di concetti che condivido anche io.4 Gennaio 2016 alle 0:02 #983976pesciolin0Partecipantegrazie soledamore… proverò ad accettare il tuo consiglio! Avevo già pensato ad una marchetta per “sbloccarmi”, ma… pensa ho paura ad affrontare pure questa esperienza! Comincio seriamente a preoccuparmi… riuscirò mai a partire? 🙁
4 Gennaio 2016 alle 6:40 #983977w.olandPartecipanteQuando io mi sono affezionato a ragazzi con il pene al di sotto della media, sono sempre riuscito a fargli passare il complesso, sia ripetendogli che ci sono cose più importanti (“cuore”, “cervello”) sia facendogli sentire il calore del mio affetto. Sapevano che il mio desiderio nei loro confronti non veniva sminuito dalle dimensioni del loro pene.
4 Gennaio 2016 alle 8:00 #983978rivasPartecipanteLe dimensìoni del pene sono argomento di discussione tra gay (e ormai anche tra donne) così come la bellezza: quando si esce con amici si sentirà sempre qualcuno dire “che bono quello”, o “quello ha un cazzone da cavallo” e roba simile…
La cosa migliore da fare è accettare i propri limiti e mettere semmai in risalto altre qualità, sapendo che non si può piacere a tutti, e magari chiedendoci a quanti davvero abbiamo bisogno di piacere.
Se si desidera l’approvazione universale si rischia solo di rimanere costantemente delusi, perfino i più belli o i più dotati sanno che gli può arrivare il due di picche: i primi perchè potrebbero deludere per dotazione, i secondi perchè potrebbero non essere sufficientemente belli da riuscire a convincere ad “approfondire” la conoscenza (anche se internet o il mostrarsi in sauna aiutano parecchio ;-)).
I belli e dotati invece sono merce rara e difficilmente trovano rifiuti, a meno di non avere altre caratteristiche invalidanti come l’attegiamento o il carattere.
Nessuno è perfetto, e credo si possa fare molto per migliorare se stessi non concentrandosi sui propri difetti, ma affinando i propri pregi.
4 Gennaio 2016 alle 8:28 #983979ebravogiulioPartecipantesarà ma l’interesse delle donne x un grosso cazzo cazzo è come x una macchina di grossa cilimndrata è più una posa da pettegolezzo con le amiche mentre per i gays l’interesse x per il cazzone è fondamentale
4 Gennaio 2016 alle 9:04 #983980carsonPartecipanteE’ da circa due mesi che frequento un uomo molto bello, o meglio: si fà per dire “frequento” perchè siccome è sposato non è una vera e propria frequentazione, piuttosto lui quando può viene a trovarmi,…ha appena compiuto 41anni ed è sul serio un capolavoro di madrenatura, dai denti alle mani, dai capelli color petrolio agli occhi verde scuro,…però questo gran pezzo di manzo dalla voce profonda e dal sorriso più dolce che abbia mai visto in un maschio, ha un pene piccolo!
Si, è proprio minidotato, diciamo che in erezione è grande più o meno come il mio dito anulare, sia in lunghezza che in circonferenza, invece a riposo si presenta all’incirca come il mio mignolo. I nostri rapporti sessuali iniziano sempre invariabilmente con dolci e interminabili baci e continuano facendoci lunghi 69,…lui impazzisce per il mio pene XL ed io che nella mia vita di sessuale ho collezionato sempre dimensioni e prestazioni super, rimango stupito di me stesso (…e supereccitato) dal fatto che mi piace così, infatti appena mi telefona per avvertirmi del suo arrivo rimango letteralmente arrapato con il cazzo duro per tutto il tempo che mi separa al suo incontro! Secondo voi, può questo chiamarsi amore?
😐4 Gennaio 2016 alle 9:33 #983981rivasPartecipantePuò essere carson.
Penso sia impossibile peraltro innamorarsi sulla sola base delle dimensioni dell’uccello, o far comunque dipendere in qualche modo un innamoramento sulla dimensione.
La dimensione aiuta prevalentemente ad arrapare sessualmente, ma non è certo l’unico fattore in gioco.
4 Gennaio 2016 alle 9:38 #983982rivasPartecipante@ebravogiulio wrote:
è più una posa da pettegolezzo con le amiche
Posa da pettegolezzo un cavolo: metti in una stanza donne, o gay, o donne e gay assieme, ma senza maschi etero, e ne vengono fuori di tutti i colori.
Ultimamente inoltre sono sconcertato, quando mi capita di sentire i discorsi in azienda di ragazze intorno ai 20 anni rimango letteralmente allibito, a volte superano per “maialaggine” i racconti che si fanno tra gay.
Con donne così non c’è da stupirsi se sono finiti i tempi dei militari che andavano nei cinema porno a farselo succhiare dai gay…
4 Gennaio 2016 alle 10:32 #983983ospite1.Partecipante@la carZon wrote:
lui impazzisce per il mio pene XL ed io che nella mia vita di sessuale ho collezionato sempre dimensioni e prestazioni super,
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
rimango stupitA di me stessA (…e supereccitatA)
Secondo voi, può questo chiamarsi amore?
😐…..si certo…….si chiama amore del cazzo 😀
peccato pero che hai invertito le qualità da brava frocessa: il marchettone di colore che hai spompato doveva avere il cazzo gigante e doveva essere un cesso
e tu da brava frocessa lo hai pagato profumatamente per farti inculare touttA
ovviamente il tuo pene è quello ANUlare,non il suo 😉
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