Gay.it Forum › Forum › Coming out › Ma….è proprio così?
- Questo topic ha 9 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 5 mesi fa da anonymous.
-
AutorePost
-
18 Marzo 2015 alle 20:44 #735785stewieeePartecipante
Ciao!
Sono un ragazzo di 21 anni che vorrebbe vivere al meglio la propria omosessualità ma non riesce.
Da tanto che vorrei chiarire sul mio essere, che vorrebbe vivere senza sentirsi uno sfigato o un qualcosa di “strano” (anche se so benissimo che non lo sono). Vorrei qualche volta voltarmi e vedere un qualcosa di definito, di chiaro senza sentirsi dire o provare certe situazioni. Ho paura nel dire la parola gay oppure omosessuale. Vivo nel terrore. Vivo in condizioni che se qualcuno dubita oppure è certo della mia omosessualità mi chiudo e non riesco a dialogare o a guardarlo negli occhi. Ho vissuto fino ad ora nell’ombra nascondendo le mie emozioni, a volte non provo nulla se non il mio vuoto. IL mio primo coming out è stato con il mio coinquilino che senza dire la parola gay o omosessuale glielo feci capire. Al termine della confessione lo guardai negli occhi e gli chiesi di non giudicarmi e di tenere il mio segreto. La prima condizione la fece (ipocritamente) ma la seconda purtroppo no. Il mio secondo e ultimo coming out è stato con il mio professore di ripetizioni che qualche mese fa scoprii della sua omosessualità, trovando un suo blog su questo sito. Con lui credevo che fosse diverso, credevo che mi capisse e mi aiutasse, invece non è stato così. Non mi aiutò, anzi, sosteneva in giro che io ci stavo provando, e da finto eterosessuale aveva respinto le mie avance (cosa che non ho proprio pensato e fatto). Da quella volta in poi non ho più confessato a nessuno della mia omosessualità anzi sono ritornato a non accettarla. La mia famiglia non lo sa. Ho introdotto l’argomento (almeno per sapere cosa né pensavano sulla omosessualità) facendo vedere loro un programma che parlavano su ciò. Morale della favola : “accettare l’omosessualità ma non di mio figlio”. Bene! Cosa fare? Mio zio una volta parlando disse: “se mia moglie mi tradisse l’ho accetterei ma se fosse lesbica, lo vedi quel fucile?, la sparerei”. Il mio miglior amico (almeno io lo reputo tale) disse una volta: lo sai, quello è gay, spero che morirà presto”. Sto solo introducendo nell’argomento persone di cui senza di loro la mia vita non avrebbe significato. Un mese fa muore un mio zio (non quello precedente) e nasce in me una voglia di fuggire, di scappare, di andare via. Dissi a mia madre che volevo andare a lavorare e di trasferirmi. Una notte sento mia madre piangere e di parlare di ciò a mio padre. Bene! Cosa faccio? Andiamo più indietro nel tempo! Ottenuta la maturità accettai la mia situazione e pensai di costruirmi un’altra vita, una vita universitaria, una vita nella quale avrei trovato “sfogo” alla mia condizione. Faccio proprio quello. Prima cosa che faccio giro su internet e inizio a visitare questo sito. Mi iscrissi e al farlo provai tanta felicità ma nello stesso tempo tanta paura. Dopo una settimana intensa di navigazione mi resi conto di non avere opportunità. Mi fermai e dissi: “ma neanche nel mondo gay sono accettato; cercano persone che non assomigliano neanche vagamente a me: moda, fisici scolpiti, coglioni con ca..i enormi, persone di bell’aspetto, ecc ”. Cercai qualche locale gay ma il terrore di farmi vedere entrare e uscire da lì mi terrorizza tuttora. Lasciai, quindi, perdere. Ad oggi, guardandomi indietro, percepisco di avere una vita parallela. Ho conosciuto tanta gente nuova . Alcuni non dubitano di me e ci sto bene fino a quando mi sento un ipocrita (e li so cavoli), altri invece dubitano e ci sto male.
Non so cosa fare! Datemi consigli e soprattutto a chi rivolgermi per avere un consulto o aiuto morale gratuito (non posso dire alla mia famiglia che mi servono soldi per andare da uno psicologo, non credono tanto). Grazie a tutti.P.S. Vorrei chiarire una cosa a coloro che nel leggere ciò noteranno alcune analogie con le loro storie. Vorrei solo dirvi di non buttarsi giù (non è facile, lo so) e di sapere che c’è sempre una soluzione per tutto. Trattate queste sconvenevoli condizioni come eventi di maturazione interiore. Solo le persone che hanno avuto grandi dolori nella vita cominceranno a vedere il mondo non più superficialmente (almeno per quando mi riguarda).
18 Marzo 2015 alle 21:22 #799300anonymousPartecipantevai all’Arcigay della tua provincia o regione. O chiama anche solo i loro numeri verdi. li trovi su internet. chiamandoli puoi parlare con degli psicologi senza pagare niente.
…quanto sei simpatico. devi essere una brava persona. sei tanto dolce, soprattutto a mettere ancora quelle parole per gli altri nel P.S.
mi spiace che tu stia male e abbia vissuto quelle esperienze in famiglia. vedrai che riuscirai a aprirti! auguri, ciao 🙂19 Marzo 2015 alle 0:13 #799301anonymousPartecipanteCiao…la tua lettera, perchè non si può definire semplicemente post, mi ha fatto commuovere… Sei giovanissimo, quindi per questo motivo non ti devi affatto preoccupare di quante cose ancora vuoi fare, è normale che non vedi l’ora!!! Comunque sappi che il mondo gay o presunto tale non è solo quello che appare dalle foto delle riviste, dai modelli proposti sul web, spesso troppo sfacciati e fuorvianti…Piano piano, ti costruirai un tuo spazio intimo e personale dove prima di tutto imparerai a stare bene tu, e poi con chi tu vorrai…
19 Marzo 2015 alle 9:47 #799302debussyPartecipanteciao ciccio, io ho la tua stessa età. non sono molto bravo a scrivere ma cercherò di spiegarti chiaramente il mio punto di vista.
vivo un un paesino di provincia, con i miei e i mio fratello che appena vedono un gay in tv dicono che schifo e roba del genere (l’altro fratello è schizofrenico e appena sente la parola frocio scappa in camera sua per paura di essere inculato).
ma di queste cose non me ne sono mai curato. qualche tempo fa mio fratello (quello sano) è tornato da milano dove abita e si è messo al mio pc e ha visto tutto, ma non mi ha detto niente ed è stato il solito fratello di sempre. e lui è uno di quegli eteroni maschilisti di prim’ordine.
sono un tipo piuttosto maschile, ma ogni tanto schecco pure io e quindi capita che qualcuno malizia, qualcuno capisce. due miei cari cugini mi hanno lanciato qualche frecciatina scherzosa, ma la cosa è finita lì.veniamo ai genitori: i genitori (soprattutto le mamme) sono più intelligenti di quello che credi. magari fanno finta di niente o fanno le schifate per proteggersi o cosa, ma non credere che non sospettino… del resto a 21 anni senza mai essere uscito con una ragazza o mostrare cmq continua attenzione alle ragazze come fanno i ragazzini etero, un po’ lasciano a pensare… mettici pure che schecchi. ma in genere sono quegli argomenti tabù di cui difficilmente si tratta, cosi si crea una sorta di tacito consenso tra le due parti e la questione finisce li. mio padre è troppo stupido per capire qualsiasi cosa, ma mia madre qualche frecciatina nel tempo me l’ha mandata anche lei. in ogni caso conto di dirglielo, ma prima voglio raggiungere la totale indipendenza.
i miei vecchi amici (finti) etero del liceo pure li ho abbandonati. piuttosto che divenire il centro dei loro pettegolezzi (ti giuro, un paio sono davvero delle checche represse che hanno il coraggio di giudicare, ma che campano a fare mi dico io) ho preferito crearmi un nuovo giro di amicizie che trovo più consono a me. ho amici gay e anche amici etero che lo sanno, ma appunto ti ripeto sono persone che meritano la mia amicizia e la mia apertura, non come quelle represse li, che sono stati i miei amici di una vita, dalle elementari al liceo.
in ambito lavorativo è lo stesso, qualcuno lo sa, qualcuno no.quello che cerco di dirti, è che non devi dichiararti a tutti i costi con tutti quanti. ci sono delle situazioni in cui fai meglio a tenertelo per te, altre invece più serene in cui puoi liberamente portare a conoscere il tuo fidanzatino. non fa niente se ti senti ipocrita… l’iltalia è ancora troppo arretrata per permetterti di portare il fidanzatino a casa.
in ogni caso se qualcuno ha un problema contro gli omosessuali, il problema è solo il suo!riguardo la bruttezza, non diciamo minchiate. non tutti i froci sono modaioli scolpiti: io sono povero e quindi non me lo posso permettere 🙁
continua a cercare che qualcuno lo becchi, ma per favore non farti scopare dal primo che capita, solo per toglierti il pensiero. guarda riesco a rimorchiare perfino io!
se ti serve qualcosa sono della provincia di frosinone (ma ora sto in belgio a fare l’erasmus) e ho il profilo su bearwww.com con questo stesso nick.
ciao!19 Marzo 2015 alle 10:34 #7993038j9PartecipanteCiao stewieee, ti riesco a capire perfettamente, le tue sensazioni le ho provate anche io, e vorrei poterti aiutare. Io comprendo bene quanto sia difficile, ma non potrebbe essere d’aiuto una persona (un amico, un fidanzato, non so…) con cui poter affrontare la situazione? Già vivere in “clandestinità” tutto questo è difficile, se si è completamente soli lo è ancora di più. Ovvio che non mi dimentico delle difficoltà di cui ci hai parlato riguardo al dichiararsi con le persone, ma forse ora sei un po’ troppo spaventato. Io sono più giovane di te e ancora al liceo, non sono un esperto, ma nel mio piccolo ho conosciuto nel giro di pochissimi mesi dopo il coming out con i miei, tante persone normalissime e con le quali posso parlare di me con tranquillità. Le chat rappresentano una visione (secondo me) abbastanza distorta della realtà come già qualcuno ti diceva in un post precedente, considerato il fatto che frequenti l’università, non deve essere impossibile conoscere persone con le quali relazionarsi in modo sereno. In due, in tre, in quattro, in quanti vuoi tu, si è più coraggiosi e troverai la forza per parlarne anche con i tuoi. Riguardo a questo poi, un conto è parlare di situazioni altrui o dare giudizi sull’omosessualità più o meno negativi rispetto a programmi visti in tv, un altro è ritrovarsi con un figlio gay. Sono sicuro che in un padre e in una madre alla fine l’amore vinca su tutti i pregiudizi possibili (un po’ retorico lo so, ma ne sono convinto!). In definitiva, so che la strada è tutta in salita almeno all’inizio, ma tranquillizzandosi, entrando in contatto con persone come te ti sentirai più sicuro e tutto si risolverà.
Un’ ultima cosa: anche io ho notato nelle ultime righe della tua lettera una profondità degna di nota, è bellissimo il tuo premurarti che gli altri utenti stiamo sereni, insomma si capisce che sei una bella persona e sappi che questo nella vita paga sempre!
Tanti auguri, ciao!
19 Marzo 2015 alle 12:09 #799304anonymousPartecipanteCaro stewiee, io ti capisco perfettamente sei una persona eccezionale, ho provato la tua stessa situazione qualche anno fa anche se io ho 35 anni, io lavoro in un ufficio dove tutti odiano i gay, e io ci sto molto male, devi sapere che sono omosessuale da quando avevo 15 anni e non mi sono mai confidato con nessuno me lo sono sempre tenuto dentro e credimi è una cosa molto brutta, ti auguro con il cuore di superare questo momento, vedrai che con il tempo ti accetterai sempre più, ti auguro tanto bene anche per la tua giovane età.
19 Marzo 2015 alle 23:29 #799305anonymousPartecipanteciao Stewiee,
anche io sono nella tua condizione..ho infatti chiesto qui un parere rigaurdo se dirloo meno a una persona che ho conosciuto ma non ci riesco. O meglio che è meglio cosi.Bel coglione il tuo professore ?! E bel coglione anche il tuo coinquilino !
Con questi trascorsi ci credo che non hai fiducia a confessarti a qualcun altro.
Guarda io ora la penso cosi….SI VEDE CHE NON é IL MOMENTO! Infatti se riguardo al mio passato una volta ero molto ma molto più terrorizzato ora un pò meno…alla fine chi se ne frega se mi scoprono? Io non ho il coraggio, sarò codardo o di tutto e di più ma se mi beccano pace. In ufficio avran capito e anche in famiglia ma se devo essere sincero non vedo nemmeno il perchè io debba giustificare agli altri come sono. Gli altri l’han giustificato a me ? In fin dei conti son partiti dal presupposto che loro sono “normali” (che parola del cacchio!).
Il ragionamento chiaramente è contorto e di parte ma per ora mi far star meglio.
Le uniche persone che sannodi me sono un’amica che è diventata la paladina dei gay e alte categorie un pò nell’ochcio del ciclone (ma questo è uscito dopo la mia confessione) e un amica che vive in Francia la quale mi ha detto per quale motivo dovrei vivere sulle spine. Secondo lei NOI abbiamo una marcia in più rispetto gli altri!
I miei genitori? Si chiedono perchè alla mia età non ho la fidanzata…Ho un mezzo fidanzato gli direi se devo essere sincero (una storia un pò cmplicata per queto ti dico mezzo) e gli direi pure che è quello che ogni tanto manda cioccolatini e fiori.Credo che più passa il tempo più hai la consapevolezza di ciò che sei e diventi pronto anche a reazioni positive / negative che dovrebbero esserci.
Per questo lascio tutto scorrere per ora…
Qualcuno potrebbe dirmi che è comodo o sbagliato ma pace: ognuno di noi ha il diritto di trovare la serenità in quealche modo e siccome io non faccio nulla di male a nessuno (se non non soddisfare la voglia di sapere -morbosa- di alcuni) me ne frego un pò di più… Ogni giorno di più.
Per ora è cosi più avanti vedrò. Se guardo indietro vedo la sofferenza e fatica a non accettarmi e io quegli anni non li voglio + rivivere.
baci e tanta….serenità
20 Marzo 2015 alle 21:24 #799306stewieeePartecipanteX iCandy
Bel coglione il tuo professore ?! E bel coglione anche il tuo coinquilino !Bè…non hai tutti i torti, però sono stato, io, il precipitoso nel confessarlo almeno a loro.
Perchè dico questo? (suspense) Perchè quando li ho conosciuti non mi è apparso di loro il lato narsicista, purtroppo. L’ho capito in seguito che erano persone troppo prese di se e, ineffetti, sapere una tal cosa rende la loro figura più “fascion”. Non li colpevolizzo ma la cosa mi fa rodere. Un consiglio che posso dare a tutti è, state attenti alle persone narcisiste, sono molto incerte e cercano sempre certezze.X ospite2
Bè…mmm…comprendo la tua situazione e darti ancora consigli (chi sà quanti nè hai assorbiti) più delle volte non serve a molto anche perchè a volte si è troppo focalizzati nel dolore che si esce dalle nostre verità. Non per questo, però, non ti posso far presente che l’avere 35 anni non è del tutto uno svantaggio. Credo che avere qualche esperienza in più non è uno sfavore per andare avanti alla meglio anzi si è più consapevoli e armati. L’unico consiglio che posso darti è: i momenti sono eterni, non serve un’età anagrafica per caratterizzarli. In poche parole volevo dire che 35 anni non sono poi così un dramma, avessi avuto (mmm) 98 anni come la Levi Montalcini (per tutto rispetto per le mummie) allora lì ti potrei assecondare.
X 8J9
Io comprendo bene quanto sia difficile, ma non potrebbe essere d’aiuto una persona (un amico, un fidanzato, non so…) con cui poter affrontare la situazione?A trovarla!!! Forse mi sono circondato di omofobi (gli “opposti” si attraggono). Ti faccio due esempio per farti capire. Vivo in una palazzina dove oltre al mio appartamento c’è nè un’altro dove ci sono ragazzi che studiano come me! (fin qui tutto quadra) Il mio conquilino (il famoso di cui nè ho parlato) un meraviglioso giorno gli confessa della mio orientamento (pure questo quadra). Premettendo che io non ho proprio voglia nel approvare la tesi, uno di questi qui, chiamiamolo tizio, un giorno mi fa: perchè non sei te stesso?? Gli risposi che mi comporto come sono (da dire anche che mi ostino a non dire loro che sono gay, meglio il dubbio che la certezza!). Con tizio, ho più simpatizzato anche perchè è il più pazzerello del gruppo. Loro pensano, almeno all’inizio, che ci stavo provando (ma da dove lo capiscono se quando stiamo insieme ci stanno anche loro?) bhoo!!
Cmq lui mi accetta ( sono il suo amico) anche se non ho capito come!! Perchè se capita di stare soli 1) non chiude mai la porta (una volta l’ho chiusa e ha cominciato a sclerare) 2) quando sto con lui e parla con i suoi (anche loro sanno) non dice mai che ci sono anch’io anzi nomina tutti gli altri e a me no! ecc…
Da questa persona cosa mi posso aspettare?? Boo!!
Secondo esempio: Una mia amica universitaria una volta iniziamo a parlare dell’argomento omosessualità! Conclusione: “quando li amo i gay!” Allora che faccio? Glielo confesso? A questo punto voi potete pensare di si, invece aspettai! Un’altro giorno parlando con lei si introduce un mio vecchio amico e si parla di nuovo di omosessualità! Da dire che la tizia voleva far colpo sul mio amico. Conclusione: “Tutti al rogo!” (ahaaa ci siamo)
In conclusione ho fatto questi due esempi anche se ne avrei potuto fare su chiunque perchè quella è la stazza.
Odio l’ipocrisia. Puo essere anche molto amica ma alcune cose è meglio tenersele.X Debussy
i genitori (soprattutto le mamme) sono più intelligenti di quello che credi.Approvo in pieno! So perfettamente che i miei, durante le medie, avevano qualche dubbio. Stavo per dirglilo, pero un giorno ascoltando mia madre con mia nonna (credevano che non sentissi) parlare sull’omosessualità, mia madre fece: “E va bè…facciamo caso che “stewieee” sia gay? allora cosa faccio? Non l’accetterei come figlio?” Scritto così non fa scena ma il modo in cui l’ha detto mi fa preoccupare. L’ha detto come se fosse un orrore, una cosa da approvare a forza.
Mio padre, bhoo!, non lo so cosa nè pensava ma qualche annetto fa da quando faccio o approvo qualche complimento su qualche donna l’idea che ha sull’omosessualità non è rosea!
Non si parla di intelligenza o no, si parla più che altro di persone condizionate. Li capisco! Siamo condizioniti anche noi!X ragazzodiroma81
Comunque sappi che il mondo gay o presunto tale non è solo quello che appare dalle foto delle riviste, dai modelli proposti sul web, spesso troppo sfacciati e fuorvianti…Avendo paura, l’unico mezzo per avvicinarsi al mondo gay è stato, per me, il web…
Ci sono solo figurini….(hiihihihihhi)XOspite!
vai all’Arcigay della tua provincia o regione.Ci avevo pensato ma avevo paura di andarci. Comunque un giorno molto vicino ci andrò!
Grazie infinitamente del tempo che mi avete dedicato e delle cose che mi avete detto. Perdere 5 minuti al giorno per un’altra persona arricchisce e da insegnamento ma questa è un’altra storia…
ciao!20 Marzo 2015 alle 22:30 #799307anonymousPartecipantesi le persone narcisistiche possono essee cosi…sei fin troppo buono definirle tali : io le considero coglioni e pure irrispettose. Se una persona mi dice una cosa cosi privata non ci penso nemmeno sopra di dirla a qualcun altro. NEssuno mi autorizza a spantegare i cazzi degli altri in giro.
Stewiee è vero che siamo qui nel web però devi cercare di avere contatto al di fuori con qualcuno perchè alla fine risulta frustrante. Io ho avuto il tuo stesso vissuto e infatti la prima persona che è ho conosciuto e diventato poi ache il mio ex compagno. Un esperienza fallimentare…ma al di là di ciò aveva lati positivi tipo ho conosciuto altre persone, mi ha fatto vivere con meno paura questa cosa. Meno! Chiaro non era la Madonna delle Grazie perciò sono ancora sul chi va là.
A mio parere puoi lasciare tranquillamente perdere arcigay e associazioni….non lo so….ma ho sentore di ghetto. Poi mi sbaglierò ma ho brutti presentimenti.
Se vuoi raccontarmi l altra storia sugli insegnamenti sono tutt orecchi… E’ piacevole leggerti!
Stai sereno!!! 😀
21 Marzo 2015 alle 0:13 #799308anonymousPartecipanteStewieee fuori le palle!!
Se la situazione è così grave in famiglia, visto che ci vivi ancora, posso capire se ti nascondi, ma: appena sei economicamente indipendente o comunque fuori casa, TI VOGLIO DICHIARATO.
Quello che ti chiedo è di non cominciare a frignare alla nostra età, se no è la fine. Perchè io all’età dell'”ospite” che ti ha risposto prima di me (35 anni) voglio arrivarci avendo conquistato piena uguaglianza, rispetto, riconoscimento della normalità e realtà che siamo, dei diritti civili. Non ci sono scuse (non c’è chiesa) che tengono, se vogliamo ottenere tutto ciò, ognuno deve fare la sua piccola parte. Perchè nessuno lo farà per noi, giustamente, e siamo già nel 2008. Per il diritto di uguaglianza formale ci può pensare solo la legge e i nostri politici, per il diritto di uguaglianza sostanziale c’è tanto che noi dobbiamo e possiamo fare, spero capisci cosa intendo. Siamo noi che nella nostra quotidianità dobbiamo scuotere la mentalità dei nostri amici e dei nostri genitori (che la pensano come tu descrivi). Nessun altro, nemmeno il Presidente della Repubblica o lo Spirito Santo in persona può fare meglio di noi.
Scusa la schiettezza, ma le parole di conforto che eri venuto a cercare te le hanno già date, quindi mi sono permesso di andare oltre.
Forza e in bocca al lupo. Un abbraccio. -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.