Gay.it Forum › Forum › Incontri › Locali LGBT › La "Gay Street" milanese… ovvero la strada delle marchette
- Questo topic ha 3 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 12 mesi fa da flaviotrotti.
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14 Settembre 2019 alle 19:16 #741711anonymousPartecipante
A metà degli anni 90, Felix Cossolo con suo After Line, e gli altri locali di Via Sanmartini, avevano lanciato il prgogetto di una “gay street” milanese che fosse simbol della comunità gay. Doveva essere una strada bella, luminosa, piena di vita e dove potersi muovere con libertà e sicurezza.
A distanza di anni, mi pare che quel progetto si possa dire fallito. A parte lo schifo della strada in se (che vabè dipende anche dall’incuria del Comune e dai lavori perenni in Stazione Centrale, i locali e la gente che vi si trovano, spiace dirlo, sono ben lontani da certi modelli ideali di una chissà quale età dell’oro gay o dalle mitologiche “Liberty avanue” stile Queer as Folk.
Diciamolo chiaramente: è diventato un gran puttanaio. Fuori e dentro i locali. Dove sui marciapedi stazionano alla sera ragazzi di varie nazionalità, spesso ubriachi, chiaramente in attesa di clienti. Questo avviene anche nei locali sotto l’egida dell’ARCI gay.
Al di là dell’aspetto etico (inutile tirar fuori qui quest’argomento, visto che per i gay ognuno e sempre e comunque libero di fare quello che vuole), il mio vuole essere un discorso che coinvolga la comunità gay in generale. E’ davvero questo quello che vogliamo e che ci meritiamo?
Lo squallore e il senso di tristezza che si prova passando oggi per via sanmartini è davvero grande. Magari è solo una mia impressione, ma per me è così.Attendo vostre impressioni.
14 Settembre 2019 alle 19:27 #910565rivasPartecipante@Ospite wrote:
A metà degli anni 90, Felix Cossolo con suo After Line, e gli altri locali di Via Sanmartini, avevano lanciato il prgogetto di una “gay street” milanese che fosse simbol della comunità gay. Doveva essere una strada bella, luminosa, piena di vita e dove potersi muovere con libertà e sicurezza.
Credo che nella tua spiegazione ci sia già la risposta che cercavi.
La scelta iniziale dell’ubicazione della gay street non poteva essere più infelice: non dico che all’estero le vie o i quartieri gay siano di qualità estremamente elevata, ma nemmeno vengono collocati nei sottofondi delle stazioni centrali.
Non c’è da sorprendersi che il tutto si sia evoluto in questo modo.
15 Settembre 2019 alle 18:24 #910566anonymousPartecipante@Ospite wrote:
A metà degli anni 90, Felix Cossolo con suo After Line, e gli altri locali di Via Sanmartini, avevano lanciato il prgogetto di una “gay street” milanese che fosse simbol della comunità gay. Doveva essere una strada bella, luminosa, piena di vita e dove potersi muovere con libertà e sicurezza.
A distanza di anni, mi pare che quel progetto si possa dire fallito. A parte lo schifo della strada in se (che vabè dipende anche dall’incuria del Comune e dai lavori perenni in Stazione Centrale, i locali e la gente che vi si trovano, spiace dirlo, sono ben lontani da certi modelli ideali di una chissà quale età dell’oro gay o dalle mitologiche “Liberty avanue” stile Queer as Folk.
Diciamolo chiaramente: è diventato un gran puttanaio. Fuori e dentro i locali. Dove sui marciapedi stazionano alla sera ragazzi di varie nazionalità, spesso ubriachi, chiaramente in attesa di clienti. Questo avviene anche nei locali sotto l’egida dell’ARCI gay.
Al di là dell’aspetto etico (inutile tirar fuori qui quest’argomento, visto che per i gay ognuno e sempre e comunque libero di fare quello che vuole), il mio vuole essere un discorso che coinvolga la comunità gay in generale. E’ davvero questo quello che vogliamo e che ci meritiamo?
Lo squallore e il senso di tristezza che si prova passando oggi per via sanmartini è davvero grande. Magari è solo una mia impressione, ma per me è così.Attendo vostre impressioni.
non mi va di rispondere a chi scrive in forma anonima, troppo facile
Felix Cossolo15 Settembre 2019 alle 21:03 #910567flaviotrottiPartecipante“Marchette, Stranieri… ubriachi……” che schifo….. mancano solo gli ebrei gli zingari ed i comunisti…… ( I gay no ovviamente)
Questi gay sempre con la puzza sotto il naso… un pò razzisti … ma non troppo…. che guardano tutto dall’alto del loro smisurato-ego…… in fondo mi fanno un pò pena…..Sempre pronti a giudicare ed ovviamente a condannare… salvo poi usare un pò di sano buonismo e dire che “ognuno e sempre e comunque libero di fare quello che vuole”….
Questi gay milanesi che in maggioranza (lo dicono i sondaggi) ha votato per la Moratti, la quale nell’ultimo anno è stata l’artefice della campagna contro i locali gay (Illumined, Elephant, AfterLine etc….)…….
Questi gay, con tutta onestò. mi fanno un pò schifo.
Flavio
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