Gay.it Forum › Forum › Coming out › Innamorato del collega di lavoro e amico
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14 Aprile 2016 alle 5:05 #748603swift78Partecipante
Ciao a tutti,
ho 34 anni e la mia è una storia che risulterà assurda per molti di voi magari già dichiarati da quando andavano all’asilo.Sono gay, credo di saperlo da quando ero alle medie, ma non l’ho mai detto a nessuno, né nessuno l’ha mai pensato o me l’ha mai chiesto. Sono lontano dagli stereotipi che spesso gli eterosessuali hanno degli omosessuali, non sono effeminato, ho gli stessi interessi dei miei amici e non ho mai avuto intenzione di fare coming out pubblicamente, non l’ho mai detto a nessuno per i soliti motivi che molti dichiarati disprezzano, come la paura di essere discriminati, derisi, che si possa esser visti in un altro modo, che si possa essere giudicati quello che non si è. Dichiararmi non è mai stato una mia intenzione.
Non ho mai fatto sesso. E’ brutale, ma è così. Né con una donna, né con un uomo. Non sono mai stato fidanzato, e non ho mai nemmeno dato un bacio in bocca.
A questo punto penso che già molti penseranno “e allora tutti lo avranno capito che sei gay”. E invece posso assicurarvi che non è così. Poche persone sono arrivate a conoscermi bene, e dai parenti mi sono allontanato andando a vivere fuori abbastanza presto, per cui ho potuto conservare una certa privacy, e al di là delle solite domande “quando la trovi una che ti si carica?”, nessuno è sembrato mai sconvolto dal fatto che sono single, e nessuno mi ha mai chiesto nulla espressamente su quante ragazze abbia avuto, per cui, per quanto vi possa risultare strano, vi chiedo di credere al fatto che al momento io sono questo: un gay travestito da etero, che non è mai arrivato né a sconvolgere il suo mondo per seguire i propri istinti, né alla finzione completa cercando disperatamente relazioni con donne che semplicemente non mi interessavano. Ed evidentemente a nessuna sono mai interessato abbastanza da provarci apertamente con me.
Fatto questo lungo preambolo, vengo al punto per cui chiedo il vostro aiuto. Per la seconda volta nella mia vita mi sono innamorato. Di un uomo, etero. Un mio collega di lavoro, di qualche anno più giovane di me. Quando l’ho conosciuto, circa un anno fa, non aveva una ragazza, diceva di non averne bisogno, usciva da una grande delusione con una ex, e di non aver bisogno di amici, di stare bene così, con tanti amici superficiali con cui uscire e nessun rapporto vero e profondo. Di voler pensare solo a sé stesso.
In seguito, nonostante tutto, ha trovato una ragazza e ora ci è fidanzato, e anche con me l’amicizia è diventata più profonda. So cose molto intime di lui, e lui sa cose molto intime di me. Penso si possa dire che sa quasi tutto di me, tranne quello. Come faccio sempre, anche con lui ho dovuto seminare qualche bugia, fingendo interesse per qualche ragazza, o stando al gioco nei discorsi da etero. Ma per tutto il resto, e credetemi non è comunque facile, con lui sono sempre stato completamente sincero.
Sono assolutamente convinto che lui sia etero, anche se so che ha diversi amici gay, e che gli è capitato, prima di avere la ragazza, di frequentare locali gay (è assurdo come lui questi ambienti non li disprezzi, ed a me che sono gay la sola idea faccia accapponare la pelle) e di raccattare qualche ragazza perfino lì. E’ un tipo molto piacente, il classico “duro” dal cuore tenero, ed io gli muoio dietro tutti i giorni al lavoro. Fuori dal lavoro ci siamo visti raramente, e questa è una delle cose che mi pesa di più e che mi ha fatto accettare non solo che non c’è un interesse per “altro” da parte sua, ma che nella lista delle sue priorità nella vita io non sono affatto in cima. In ogni caso so che mi vuole bene, e molto, e soprattutto sa che io gliene voglio. Probabilmente non sa che io lo amo.
Se non me lo trovassi tutti i giorni al lavoro probabilmente avrei trovato il modo di scappare, di fuggire da quegli occhi il cui sguardo incrocio ogni giorno, con cui ci capiamo al volo, senza parlare. Otto ore al giorno di cenni d’intesa, di sorrisi, di sostegno, di collaborazione. Di tanta amicizia, e di tante confidenze scambiate su qualsiasi argomento, anche il più privato. Sicuramente il nostro è un rapporto sbilanciato: io do a lui molto di più di quello che lui dà a me, ma anche se capisco che il mio amore completo non potrò darglielo mai, mi dico “almeno, trasforma tutto questo amore che provi per lui in bene, non sprecarlo”. E diverse volte mi ha fatto capire che lui nel dare oltre una certa amicizia non arriva, non solo con me, ma con nessuno, e questo l’ho potuto verificare. Io non riesco a fermarmi, a volte mi impongo di dare solo quando lui chiede, ma non cambia molto le cose. Forse perché ho visto che è vero che in amicizia ha sempre preferito la superficialità, e quando io ci sono, quando lo aiuto, quando gli dimostro che sono pronto a sacrifici di ogni tipo per lui, in lui noto tanta gratitudine e tanto stupore, come se gli stessi dando qualcosa che non ha mai avuto, e che solo con me ha cominciato a trovare il coraggio di chiedere.
Non so per quanto rimarremo colleghi, so che lui prima o poi lascerà la mia città per tornare da dove è venuto. A me la sola idea spezza il cuore. Dall’altro sarebbe una specie di liberazione, perché per la prima volta anche il mio lavoro e come vivo la mia giornata nell’ambiente lavorativo è influenzato completamente dai miei sentimenti. Finora non mi era mai capitato, e il lavoro era stato qualcosa su cui concentrarsi nella mia vita, per non pensare alla totale assenza di affetti profondi e di relazioni di coppia. Ora il lavoro è diventato un tutt’uno tra la mia professione e la sua presenza, non riesco nemmeno più ad immaginarmi a lavorare lì senza di lui.
Sono qui, al termine di queste tante righe, a chiedervi aiuto, a chiedervi un parere. Per capire come andare avanti. Come poter sopravvivere domani quando lui se ne andrà, come poter sopravvivere oggi che lui c’è ed io darei il mondo per lui ma non servirebbe per ottenere quello che vorrei veramente. So che dovrei tagliare, so che dovrei fuggire lontanissimo, per non espormi ad atroci sofferenze, ma al momento il mio lavoro è quello e cambiarlo non sarebbe facile. E anche se so che dovrei allontanarmi, Dio solo sa quanto mi mancherebbero i suoi sguardi d’intesa, i suoi sorrisi, la sua compagnia. Il sentirmi utile e importante quando c’è lui. Sto provando cose che non ho mai provato.
Cosa devo fare? Sono mesi che me lo chiedo, e non trovo una risposta.
14 Aprile 2016 alle 8:53 #989027rainx2PartecipanteRazionalmente non è che puoi fare molto. Potresti dirgli di te, accennando a ciò che provi per lui, ma non te lo consiglierei perché mi pare di capire che il vostro rapporto sia limitato al contesto lavorativo. Hai provato a chiedergli di uscire, di fare delle cose assieme? Lui ha mai proposto qualcosa a te?
15 Aprile 2016 alle 13:20 #989028swift78Partecipante@rainx2 wrote:
Razionalmente non è che puoi fare molto. Potresti dirgli di te, accennando a ciò che provi per lui, ma non te lo consiglierei perché mi pare di capire che il vostro rapporto sia limitato al contesto lavorativo. Hai provato a chiedergli di uscire, di fare delle cose assieme? Lui ha mai proposto qualcosa a te?
In effetti “logisticamente” il nostro rapporto è limitato la luogo di lavoro, in un anno ci sarà capitato di vederci al di fuori solo qualche volta. Io ho proposto diverse volte, ma come dicevo, lui ha sempre detto di aver bisogno di tempo per sé stesso, nel poco tempo libero che si ha quando non si lavora. Non so cosa accadrebbe se continuassimo a vivere nella stessa città, ma non ci vedessimo tutti i giorni al lavoro. So che al momento sono io quello che ha “bisogno” della sua presenza, per lui probabilmente la mia presenza è un conforto, ma di cui può fare a meno al di fuori, anche perché la mia vicinanza la ha comunque quotidianamente. Col tempo, molto lentamente, ha cominciato a farmi capire, anche con molta dolcezza, come se gli importasse comunque di non deludermi, che quando non ha tempo per qualcosa che gli propongo è davvero perché ha cose da fare. Senza contare la ragazza… E anche a causa di lei io da un bel po’ evito di pretendere da lui del suo tempo libero. Do per scontato che se ha un paio d’ore al giorno le passi con lei.
In ogni caso, per quanto il luogo sia quasi sempre quello di lavoro, il tipo di rapporto non è lavorativo. Parliamo di tutto, dei nostri problemi, passiamo insieme tutti i momenti di break e in pausa pranzo mangiamo sempre assieme, uno non prende un caffè se non c’è anche l’altro. E mentre all’inizio ero più io a cercarlo, ora noto anche da parte sua un attaccamento alla mia compagnia. Se cominciassi a staccarmi un po’, come ho pensato di fare (ma sarebbe comunque difficile, lavorando nello stesso luogo), se ne accorgerebbe, e mi chiederebbe come mai, ed io non saprei proprio cosa rispondergli. Rischierei di sembrare uno psicolabile che prima lo tratta come fosse il centro del mondo, e poi finge che non esista, senza che nulla sia accaduto per giustificare tutto ciò.
15 Aprile 2016 alle 15:00 #989029rainx2PartecipanteSe cominciassi a staccarmi un po’, come ho pensato di fare (ma sarebbe comunque difficile, lavorando nello stesso luogo), se ne accorgerebbe, e mi chiederebbe come mai, ed io non saprei proprio cosa rispondergli.
Quello che potrebbe pensare deve costituire l’ultimo dei tuoi problemi. Cerca di aver cura di te stesso, non vivere in funzione di quello che lui pensa, fa o dice.
Se questa relazione così com’è ti fa soffrire mi sembra del tutto naturale cercare un cambiamento. Quindi staccarsi potrebbe essere un buon modo per rompere lo schema e la routine del vostro rapporto, che rimescolerebbe un po’ le cose. Sarebbe un modo anche per metterlo alla prova, vedere come reagisce.
Sono convinto che saprai trovare le giuste modalità per far notare la tua mutata disposizione d’animo.L’alternativa è accettare le cose come stanno. Farti bastare il rapporto così com’è senza forzature che potrebbero essere alla fine controproducenti e senza pretendere che lui cambi in funzione delle tue esigenze.
15 Aprile 2016 alle 18:52 #989030swift78Partecipante@rainx2 wrote:
Quello che potrebbe pensare deve costituire l’ultimo dei tuoi problemi. Cerca di aver cura di te stesso, non vivere in funzione di quello che lui pensa, fa o dice.
Se questa relazione così com’è ti fa soffrire mi sembra del tutto naturale cercare un cambiamento. Quindi staccarsi potrebbe essere un buon modo per rompere lo schema e la routine del vostro rapporto, che rimescolerebbe un po’ le cose. Sarebbe un modo anche per metterlo alla prova, vedere come reagisce.
Sono convinto che saprai trovare le giuste modalità per far notare la tua mutata disposizione d’animo.L’alternativa è accettare le cose come stanno. Farti bastare il rapporto così com’è senza forzature che potrebbero essere alla fine controproducenti e senza pretendere che lui cambi in funzione delle tue esigenze.
La tua risposta è così lineare e semplice, davvero molto sensata.
Ho il timore che se provassi davvero ad allontanarmi un po’ lo farei solo per, come dici tu, metterlo alla prova. E penso che i risultati di questo test potrebbero non piacermi. Come tutte le persone innamorate, io non vorrei allontanarmi, anzi. E’ giusto quello che dici, che devo avere cura di me e non basarmi su quello che lui pensa, fa o dice, razionalmente lo so che è questa la soluzione. Ma tutte le imposizioni razionali che ho provato a darmi in questi mesi sono durate pochissimo. Sono travolto dagli sguardi, dalle parole, dalle quotidiane complicità. Se penso che dovrei fuggire è perché so che prima o poi lo perderò, e se continuo così, quel giorno non sarò pronto e sarà una mazzata terribile. Ho accettato “il rapporto così com’è”, un amore non ricambiato, proprio perché so che lui non può ricambiare completamente, ma so che dà tutto quello che può. Quello che non ho ancora accettato è che un giorno non troppo lontano dovrò perderlo e non potrò farci nulla.
Non so se abbia più senso godersi quello che ho fintanto che ce l’ho, e soffrire maledettamente e violentemente quando tutto finirà, oppure cercare in qualche modo di allentare la presa pian piano, rovinando in qualche modo sin da ora la quotidianità del rapporto, ma forse mettendo le mani avanti prima di cadere cercando di farsi meno male quando, per forza di cose, accadrà.
Grazie per le tue parole.
16 Aprile 2016 alle 19:15 #989031rainx2PartecipanteMi rendo perfettamente conto che non sia facile saper gestire un rapporto quando si è così coinvolti emotivamente. Molto dipende dalla propria maturità, dal carattere e dall’esperienza.
Forse coltivi ancora qualche speranza che non osi confessare del tutto a te stesso, altrimenti credo lo avresti già ridimensionato. Lui inconsciamente, non sospettando nulla, sostiene e mantiene vivo il tuo interesse e questo rende maledettamente ancora più difficile il tuo intento.
Non è detto comunque che le cose debbano andar male fra di voi. Perché pensi che perderai comunque la sua amicizia? Si trasferirà lontano?16 Aprile 2016 alle 20:18 #989032swift78Partecipante@rainx2 wrote:
Mi rendo perfettamente conto che non sia facile saper gestire un rapporto quando si è così coinvolti emotivamente. Molto dipende dalla propria maturità, dal carattere e dall’esperienza.
Forse coltivi ancora qualche speranza che non osi confessare del tutto a te stesso, altrimenti credo lo avresti già ridimensionato. Lui inconsciamente, non sospettando nulla, sostiene e mantiene vivo il tuo interesse e questo rende maledettamente ancora più difficile il tuo intento.
Non è detto comunque che le cose debbano andar male fra di voi. Perché pensi che perderai comunque la sua amicizia? Si trasferirà lontano?In quanto a maturità ed esperienza, come potrai aver capito dal preambolo, purtroppo, non sono molto avanti. E’ solo la seconda volta che mi capita di innamorarmi in tutta la mia vita, e la prima si è conclusa in quella che è rimasta una grande amicizia ormai a distanza.
Non credo di coltivare qualche speranza oggi, lui è un po’ il mio sogno proibito, è quello che vorrei e so che non si realizzerà mai. Ho razionalmente accettato che il massimo a cui posso realisticamente ambire è una bellissima amicizia (che ancora non sento di avere conquistato a pieno), ma purtroppo è più che probabile che a breve-medio termine lui si trasferisca lontano e per sempre. E’ come vedere il replay di quello che è già successo una volta.
Mi sconforta, non voglio perderlo. E’ una persona unica a cui tengo in modo unico, e gliel’ho fatto capire e lui lo sa, ma non ho mai potuto andare oltre un certo limite, per non dichiararmi apertamente, ma anche perché so che non cambierebbe nulla, essendo lui assolutamente etero.Nessun etero modificherebbe mai i piani della sua vita per rimanere vicino ad un amico. Forse sto vivendo ogni giorno con lui come un’opportunità di dimostrargli quanto ci tengo e quanto gli voglio bene, e da un lato è una cosa bella, dall’altro so che tutto rimarrà fine a sé stesso com’è giusto che sia. Ma quindi, quando verrà il momento, lo perderò, e brucerà tantissimo. Farei qualunque cosa per non perderlo, mentre so che lui quando sarà il giorno, mi dirà “grazie di tutto, è stato bello conoscerti”, con un grande sorriso sulle labbra ed andrà per la sua strada. E io mi ritroverò innamorato, a piangere come un cretino e ad aver perso non solo la persona che amavo, ma anche l’amicizia che riempiva in modo così speciale le mie giornate.
17 Aprile 2016 alle 19:52 #989033madjakkPartecipanteC’è da chiedersi perchè hai una così grande voglia di sguazzare nel dolore, sai già come finirà, che soffrirai, ma non fai nulla per evitarlo. Star male per star male perchè non ci dai un taglio ora così magari ti dai la possibilità di farti uno straccio di vita?
Sempre che tu, uhm, sia interessato (ad avere una vita sessuale e amorosa intendo).17 Aprile 2016 alle 21:00 #989034swift78Partecipante@madjakk wrote:
C’è da chiedersi perchè hai una così grande voglia di sguazzare nel dolore, sai già come finirà, che soffrirai, ma non fai nulla per evitarlo. Star male per star male perchè non ci dai un taglio ora così magari ti dai la possibilità di farti uno straccio di vita?
Sempre che tu, uhm, sia interessato (ad avere una vita sessuale e amorosa intendo).Con l’ultima frase mi lasci trasparire un po’ di sarcasmo. Ma ci sta, per carità, io stesso mi sono esposto al pubblico ludibrio, e questo è davvero poco in confronto a quanto mi potrei sentir dire.
Il fatto che tu metta “sessuale” prima di “amorosa”, in ogni caso, mi dà l’idea che il nostro approccio sia profondamente diverso. Capisci che io di questa persona sono innamorato? Non è una cotta, sì, ovviamente ci vorrei fare anche sesso, ma sono innamorato. Davvero. E non mi risulta che si possa scegliere di chi innamorarsi, o smettere di amare a comando.Io so che soffrirò, non voglio sguazzare nel dolore, ma mi ci ritrovo lo stesso, il problema è che per evitare di soffrire poi, dovrei comunque soffrire lo stesso ora. E quale sarebbe il vantaggio? “Farsi uno straccio di vita”?
Io non so cosa significhi per te farsi una vita, se significa rinunciare alla persona che ami perché tanto non la avrai mai in quanto etero, e passare le tue serate alla ricerca di qualche gay che ti possa far dire “ecco, ora ho una vita sessuale ed amorosa”, allora no, non sono interessato. Purtroppo non sono in grado di amare a comando in base all’orientamento sessuale delle persone. E di far sesso tanto per farlo, beh… Sotto certi punti di vista può essere interessante, ma in questo momento della mia vita non è ciò di cui mi importa davvero. In questo momento io amo una persona. E quando mi sveglio al mattino e quando vado a dormire penso a questa persona. Il resto ha un’importanza molto relativa. Non so che fare, ed è per questo che chiedo aiuto. Forse non c’è nulla da fare, e mi sto solo sfogando.
18 Aprile 2016 alle 16:55 #989035madjakkPartecipanteNon ero sarcastico, a rileggere ora il mio messaggio forse sono stato un po’ diretto.
Per ‘straccio di vita’ intendo un qualcosa di concreto a cui tu ti possa dedicare, non che debba essere per forza qualcosa di sessuale (anche se sì, personalmente per vivere bene il sesso DEVE essere presente 🙂 con una persona che si ama o con altri).
Quando lui andrà via in mano che cosa ti rimarrà? Nulla.
Il fatto che tu a 34 anni non abbia fatto mai nulla con nessuno e senza averne particolarmente voglia, sembra da quel che scrivi, mi portava a chiedermi quanto tu fossi interessato alla cosa.Giuro che non è una presa in giro: vai su youtube e ascolta per bene il testo di Minuetto di Mia Martini… soprattutto l’ultima strofa. E’ questo quello che vuoi?
(la parte che intendo è:
E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più…
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato. )18 Aprile 2016 alle 17:02 #989036rainx2PartecipanteGuarda io credo di capirti abbastanza bene, perché a me è successa una cosa analoga con un ragazzo conosciuto nell’ambiente di lavoro (anche se non siamo propriamente colleghi) che mi ha fatto impazzire.
E’ una storia piuttosto lunga da raccontare che dura da parecchio, in cui si sono alternati momenti di stallo a momenti in cui sembrava che dovesse succedere di tutto.
Eppure questa situazione che si è creata fra noi, piuttosto ambigua, ha preso il via da lui. Tanto che sono sempre stato convinto di piacergli: o quanto meno di essergli più che simpatico. Da parte mia inputs per fargli capire che mi piaceva penso di avergliene dati parecchi. Lui non ha mai colto, forse non ha mai voluto sbilanciarsi, non saprei. A volte ho pensato di aver immaginato tutto, ma non mi pare proprio possibile aver commesso errori di valutazione così grossolani.
Sia come sia, rendendomi conto che il rapporto non ha preso la piega che desideravo, anche se non mi è stato facile, ho cominciato ad evitarlo. Stasera ad esempio uscendo dal lavoro, me lo sono ritrovato davanti. Lui stava parlando con altri. Quando mi ha visto arrivare, s’è staccato dal gruppo e girandosi verso di me s’aspettava che mi fermassi a chiacchierare un po’, ma io mi sono limitato a salutarlo e ho tirato dritto verso l’uscita.18 Aprile 2016 alle 20:16 #989037swift78PartecipanteIo lo amo.
Non è che mi piace, che provo attrazione, che sono infatuato, che mi è simpatico.Io lo amo. Amo tutto di lui, ogni giorno conosco qualcosa in più, e ogni pregio e difetto che conosco me lo fanno amare ancora di più. So bene che non sono la prima persona che ama al mondo né sarò l’ultima, ma quando sono in sua compagnia, io sono felice.
Grazie per i vostri pareri. So che essere arrivati a 34 anni senza alcun tipo di esperienza significa aver perso tanto tempo, tempo che non ritornerà più. Ma questo ragazzo lo conosco solo da un anno, non è lui la causa della mia verginità sessuale e affettiva. E’ il mio modo di essere, il mio non riconoscermi in un modello che ha in comune con me solo l’attrazione verso gli uomini. Non ho lasciato per strada frotte di gay cui ero interessato, che non ho considerato perché gay. Per come è la mia natura, ho provato vero interesse e vero amore solo verso degli etero. E’ capitato così. Non so cosa accadrà domani, ma finora non è stata una mia scelta, come non lo è quella di essere gay. Potessi scegliere, sceglierei di essere etero e potermi godere tranquillamente sia l’amore che l’amicizia senza confonderli o mischiarli negandomi il piacere di entrambi.
Come dicevo in precedenza, a volte penso che se cominciassi ad evitarlo sarebbe non tanto un modo per accettare che lui non ricambierà mai e che devo rinunciare a lui, ma una tattica subdola del mio inconscio per metterlo alla prova e vedere quanto ci tiene a me, o quanto è disposto a dimostrarlo. Ma anche una volta che sapessi questo, che lui ci tenga tanto a me oppure poco, io a lui tengo da morire.
E’ infantile, lo so, ma forse dentro di me una parte di me non vuole capire che non ha senso amare chi non può amarti. Se ne frega, continua ad amare infischiandosene delle paure, della possibile sofferenza, del fatto che non sarò mai ricambiato allo stesso modo. Io razionalmente so che mi porta solo verso il baratro, ma il percorso verso questo baratro è la strada più bella su cui io abbia mai viaggiato e l’idea di lasciare questa strada ora è tanto brutta quanto sensata.
19 Aprile 2016 alle 12:26 #989038rainx2PartecipanteNon so che forma di aiuto o consiglio t’aspettassi dal forum. Mi pare che tu abbia già fatto una scelta che è quella di continuare questo rapporto che, al di là di tutto, ti fa sentire vivo.
Se cerchi allora un modo per non soffrire, dovresti essere consapevole che non esiste. L’unica cosa che puoi fare è cercare di gestire al meglio questa amicizia e lasciare gli eventuali sviluppi al caso.19 Aprile 2016 alle 14:13 #989039rivasPartecipante@Swift78 wrote:
E’ infantile, lo so
Ecco, forse questa è una delle poche cose esatte che ho letto.
Stai vivendo un’esperienza che parecchi di noi hanno vissuto durante gli anni repressivi dell’adolescenza, sui banchi di scuola.
Normalmente eventi come questo funzionano da trigger per trovare il coraggio di evolvere come omosessuale.
Ma non nel tuo caso: perfino il tuo attuale amato non ha problemi ad avere amici gay e frequentare locali gay pur essendo etero, mentre tu eviti il tutto come la peste.
C’è un solo problema a mio avviso: non ti accetti. Tutto il castello di sabbia che vivi con lui è conseguenza di questo.
Un consiglio? Dichiarati con lui. Hai la rara opportunità di esserti innamorato di uno che ha contatti con il nostro ambiente, potrebbe farti da ponte perfetto per cominciare ad accettare te stesso, e regalarti quella dose di maturità che ti manca prima che lui cambi città. Tra l’altro questo farebbe fare un gran salto di qualità al vostro rapporto DI AMICIZIA.
Devi decidere se vuoi rimanere infantile per sempre o crescere: ora hai 34 anni e ti senti di merda. Come credi che ti sentirai a 40, 50, 60?
La vita è da vivere adesso, non quando sarai costretto su una sedia a dondolo a guardare le petunie del tuo giardino.
Se sono brusco, scusami, ma non credo esista un modo migliore per farti capire che devi darti una scossa.
20 Aprile 2016 alle 12:24 #989040luigiadelloscrotoPartecipanteSituazione classica e vecchia come il mondo.
Il problema non è il tuo amico che si dimostrare come tale in modo equilibrato e sereno…ma sei tu.
I motivi per cui tu sbagli e sei nella parte del torto sono vari, io ti consiglio molto caldamente di darti una calmata e di concentrare le tue energie o speranze altrove, in modo maturo e responsabile.
Qualsiasi cosa tu possa decidere di fare in senso contrario, ti garantisco che porterà solo alla fine di queste amicizia e una infinita possibilità di rogne e guai per te. -
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