Gay.it Forum › Forum › Incontri › Locali LGBT › I gay e le… questioni di cuore
- Questo topic ha 5 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 5 mesi fa da nidasam.
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20 Gennaio 2014 alle 5:44 #999563alezyPartecipante
Cmq piacere sono Jordan e vivo a Caserta (cioè mo ancora a roma ma mi sto trasferendo). Ma non c’è una sezione tipo presentati?? Grazie e spero di trovarmi bene qua =D
30 Maggio 2014 alle 4:55 #999564nidasamPartecipanteciao mi chiamo alberto,sarei interessato al tuo annuncio,ti va di fare due chiacchiere? sono un bel ragazzo del sud
16 Novembre 2018 alle 0:46 #750228ro.bertoPartecipanteUltimamente “Questioni di cuore” (la rubrica tenuta dalla mitica Natalia Aspesi, sul Venerdì de La Repubblica), sembra cambiata: le lettere sui drammi d’amore, provenienti da gay, sono drasticamente diminuite; ma penso di sapere il perché.
Quel tipo di lettere, erano sostanzialmente di due tipi:1) il gay che scrive è deluso: dai gay, dal mondo gay, dall’anaffettività che regna tra i gay e dall’impossibilità evidente di mettere in piedi una storia degna di questo nome; spesso vi è la delusione verso le chat-gay, paragonate a un mattatoio.
Le risposte della Aspesi sono sempre calibrate, misurate, comunque “mai” accusatorie; mai il benché minimo tentativo, da parte della Aspesi, di ricercare qualche colpa nei gay, che (nella sua visione edulcorata e, ahimé, lontana dalla realtà) appaiono tutti bravi, tutti buoni, tutte vittime da difendere.
Questo tipo di lettere è andato ovviamente a scemare, perché l’interesse si smuove quando si ha il coraggio di fare affermazioni che scuotono, disturbanti, ma che smuovono le coscienze (come infatti fa con gli etero, che bacchetta, bastona in continuazione, e per questo la inondano di lettere interessantissime).2) il gay che scrive fa uno spot pubblicitario di se stesso e della sua situazione; tipo: vivo da dieci anni col mio compagno, siamo entrambi molto realizzati, le nostre famiglie ci accettano, abbiamo tanti amici, ci amiamo moltissimo, e siamo tanto, ma tanto felici; come chiusa, una bella critica sulle manchevolezze della classe politica.
Segue la risposta della Aspesi, che, inevitabilmente, è una sequela di zucchero e caramello, tutta pro-gay, sull’importanza dell’amore e dei sentimenti.
Anche questo tipo di lettera è andato a scemare: perché ripetitiva, poco interessante e, evidentemente, poco rispondente alla realtà.L’unico argomento, invece, che non conosce rallentamenti, è quello sui diritti; anche nei talk show non si parla d’altro.
Sia nei salotti, che nelle lettere indirizzate alla agony aunt, le ragioni riportate si ripetono incessanti: “anche quello tra due uomini è amore”, “ciò che conta è il sentimento”, “che male c’è se due maschi vogliono amarsi?”, e così via.
Ovviamente, le risposte convengono sempre sul fatto che “indietro non si torna”, e, piano piano, tutta l’Europa dovrà metterà in linea con queste direttive.
Insomma, a seguire giornali e tv, sembra che i gay non riescano più ad andare avanti senza sposarsi e adottare figli.
Mah… Sarà…
Però se si prova, per sbaglio, a far capolino nei luoghi di aggregazione gay, come locali, disco, cruising, bar-gay, chat-gay, dark room e saune-gay, l’impressione è che i gay, di sposarsi (e adottare figli) non ne abbiano la minima intenzione.24 Novembre 2018 alle 18:36 #999560lucadelagoPartecipanteVedo che hai scritto questo post a giugno e nessuno finora ti ha risposto. Non mi sorprende la cosa: non hai fatto gossip, hai fatto invece una lucida analisi della situazione umanamente pietosa in cui versa il mondo gay italiano. Quindi hai detto una cosa fastidiosa, “pallosa” per la mentalità media che permea il mondo gay. E’ chiaro che politicamente ai media non conviene parlare delle “magagne” del mondo gay, conviene invece far emergere quelle poche situazioni stabilizzate, facendo molta mistificazione con slogan facili e trovate d’effetto. Il fine è nobile (riconoscimento dei diritti) ma si nasconde troppa polvere sotto il tappeto e si finisce per appoggiare quei pochi fortunati ignorando tutti gli altri. La Aspesi, cosa vuoi, vive nel bel mondo dei salotti milanesi, e i gay per lei sono una piacevole compagnia, danno quel tocco di glamour alla sua esistenza, è chiaro che una così non ha gli strumenti critici per rispondere a chi di noi si trova in difficoltà e non si rispecchia nella situazione edulcorata e idealizzata di cui parli tu.
Sono dalla tua. Se ti va dammi la tua email e ne parliamo in privato. Ciao.24 Novembre 2018 alle 18:39 #999561lucadelagoPartecipante@Lucadelago wrote:
Vedo che hai scritto questo post a giugno e nessuno finora ti ha risposto.
OPS NON SO PERCHE’ HO VISTO GIUGNO…BEH COMUNQUE TUTTO IL RESTO LO CONFERMO 🙂
Non mi sorprende la cosa: non hai fatto gossip, hai fatto invece una lucida analisi della situazione umanamente pietosa in cui versa il mondo gay italiano. Quindi hai detto una cosa fastidiosa, “pallosa” per la mentalità media che permea il mondo gay. E’ chiaro che politicamente ai media non conviene parlare delle “magagne” del mondo gay, conviene invece far emergere quelle poche situazioni stabilizzate, facendo molta mistificazione con slogan facili e trovate d’effetto. Il fine è nobile (riconoscimento dei diritti) ma si nasconde troppa polvere sotto il tappeto e si finisce per appoggiare quei pochi fortunati ignorando tutti gli altri. La Aspesi, cosa vuoi, vive nel bel mondo dei salotti milanesi, e i gay per lei sono una piacevole compagnia, danno quel tocco di glamour alla sua esistenza, è chiaro che una così non ha gli strumenti critici per rispondere a chi di noi si trova in difficoltà e non si rispecchia nella situazione edulcorata e idealizzata di cui parli tu.
Sono dalla tua. Se ti va dammi la tua email e ne parliamo in privato. Ciao.26 Novembre 2018 alle 12:47 #999562ro.bertoPartecipanteCiao Lucadelago,
grazie per la tua risposta.
Mi spiace dover constatare che i gay siano totalmente privi di autocritica.
“Polvere sotto il tappeto”, nascosta da troppo tempo, ce n’è anche troppa… secondo me sarebbe una buona occasione, per tutti, se cominciassimo a rendercene conto.
Mi piacerebbe molto parlarne e confrontarmi con te.
Vorrei darti la mia email: ho provato a vedere se riuscivo ad inviarti un messaggio privato, tramite questo sito, ma pare che non sia possibile.
Magari tu conosci una via alternativa.
A presto e grazie per la tua risposta. -
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