Gay.it Forum › Forum › Transgender › Dubbi
- Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni, 2 mesi fa da michele89.
-
AutorePost
-
14 Marzo 2017 alle 15:11 #1226668GiovanniPartecipante
Salve. E’ da tanto che volevo scrivere questo post, ma ho sempre avuto una fortissima paura nel farlo. Penso, credo, non ne sono del tutto convinto, di soffrire di disturbo di genere. Quando ho paventato questa ipotesi al mio psichiatra, lei ha fatto riferimento ad un disturbo ossessivo compulsivo. Ho accettato quella diagnosi perchè mi faceva comodo accettarla. La chiacchierata con la psichiatra mi ha dato un pò di serenità, ma è stato solo un palliativo. So che online è difficile diagnosticare un disturbo simile, e non pretendo questo. Scrivo perchè da qualche mese ormai non vivo più. Ho 29 anni, sono omosessuale, in quanto “uomo attrato da altri uomini” e questo aspetto, dopo una situazione di sconforto iniziale, sono riuscito ad accettarlo, non senza difficoltà. Quando ero piccolo, a 3 anni, ero già conscio dei miei gusti sessuali, e avevo delle pulsioni erotiche con altri uomini, e nei miei rapporti immaginari, io impersonavo talvolta la controparte femminile. Ho giocato con le barbie, ho fatto dei giochi in cui ero la femmina della situazione (non ho mai disdegnato i giochi da bambino, tipo macchine telecomandate o robe simili) anche se ho praticamente avuto solo amici maschi,con cui ho condiviso le attività che tipicamente si svolgono fra maschi (calcio, bici, giochi di strada etc.) Eppure mi sono sempre sentito diverso, strano, a tratti quasi senza genere. Ho fantasticato, da piccolo, su come sarebbe stato se fossi nato donna, mi sono immaginato una calciatrice e non un calciatore (gioco a pallone). Ascolto praticamente solo musica cantata da donne, e immagino di cantare quelle canzoni. Provo una forte ansia a usare pronomi femminili su di me (per la paura che la cosa possa starmi bene), ed ogni volta che storpiano il mio nome al femminile, per schernirmi, mi sentro frustrato. Sono sempre stato deriso, con epiteti quali “frocio” “finocchio” e via dicendo. Sia quando ero piccolo, sia ora. Pure in casa ci sono stati episodi simili. Da qualche periodo a questa parte, però, un’ansia terrificante mi assale, e il dubbio certe volte viene, certe volte va. Mi testo, guardo gli altri ragazzi e dico “potrei mai vestirmi come loro?” “potrei mai essere come loro?” “mi vestirei mai cosi’?”. E comincia un lungo test fatto di prove e controprove, che io stesso faccio per demolire queste paure. Guardo gli altri ragazzi e non so se li guardo perchè mi attraggono, o perchè mi piacerebbe essere come loro. Il mio corpo non mi pare di averlo mai ripudiato o disprezzato, anche se mi è capitato, anche da piccolo, di avere vergogna a stare a petto nudo. Quando faccio pipi’, la faccio sempre seduto, ed in più, quando dormo, assumo posizioni femminili. Sono leggermente effemminato, e penso sia per questo che la gente mi schernisce. Provo una grandissima ansia a scrivere tutto ciò, ma non ce la facevo più. Ho pensato al suicidio, ci penso ogni giorno, perchè sento il peso del mondo sulle mie spalle. Mi chiedo “mia madre mi vorrà ancora bene?”Cosa mi aspetta? Dovrò vestirmi da donna? Tutto questo mi spaventa, ma arriva un momento, nella vita, in cui bisogna tirare giù la maschera. Provo molta amarezza, e mi chiedo sempre perchè tutto questo debba accadere a me. La natura è una gran vigliacca, e mi sta tirando uno scherzo dopo l’altro. Devo cambiare sesso? Provo tanto, tanto dolore, perchè ora quando mi guardo allo specchio vedo un estraneo, e non so capisco se queste sensazioni io le abbia provate sempre oppure no. Guardo le mie vecchie foto e nel mio volto vedo qualcosa di strano. Come se quelle foto non fossero mie. Non pensavo si potesse soffrire di un male interiore simile, eppure tutto ciò sta accadendo proprio a me. Se fosse davvero disturbo di genere, dovrei per forza assumere ormoni e fare tutta la trafila?
17 Marzo 2017 alle 11:45 #1226706michele89PartecipanteCiao Giovanni, premetto che non sono trans, ma cercherò di rispondere ai tuoi dubbi, avendo 2 amici che vogliono fare o hanno giá cominciato un percorso da trans.
É normale che tu ci abbia messo un pó ad accettarti, a ognuno serve il suo tempo, e nella società di oggi, spesso viviamo con delle discriminazioni interiorizzate che ci fanno difficoltà a farci essere noi stessi.
E certo la situazione di bullismo e frustrazione nell’essere chiamati con appellativi spregiativi e femminili non aiuta.Non credo che i giochi da bambino o l’immaginarsi in ruolo femminile voglia dire che tu ti senta donna.
In tanti hanno giocato con barbie e macchinine, ma non perché ci piaccia un gioco ci fa appartenere a un genere.
Sarebbe come dire che il maestro d’asilo e stilista é lavoro solo da donne, e invece tanti stilisti sono etero donnaioli.
C’é inoltre differenza tra immaginarsi nel ruolo femminile a letto perché piace il ruolo passivo e sentirsi donna.
Un uomo passivo é uomo, anche se gay.
Un etero a cui piace essere dominato resta etero, seppur la sottomissione ci indica a pensare a un ruolo passivo e effemminato.Anche l’essere effemminato non vuol dire niente.
Conosco personalmente gay effemminati al limite della “checcaggine” (passatemi il termine) che sono attivi, e alla cosa non avrei scommesso un soldo bucato.La situazione di incertezza ti provoca così tanta insicurezza e ansia da fuggire le situazioni “chiarificatrici” per paura di scoprire cose che non vuoi.
Ma fuggire non risolve i tuoi dubbi.
Affrontali, prendi il toro per le corna e cerca di vedere se apostrofarti da donna o immaginarti vestito tale ti provoca una reazione piacevole, o quantomeno accettabile, o rifiuto totale.E se anche fosse?chi ti costringe a cambiare sesso e a farti cure di ormoni?Non hai una pistola contro, puoi decidere della tua vita, e decidere se accettare il tuo corpo o no.
Il mondo é tuo.Nel sesso come ti trovi?
Ti piace il ruolo passivo?Sei a tuo agio col tuo corpo? Ti masturbi?
Se sí, non hai da preoccuparti.
Essere a proprio agio con la propria sessualità e il proprio corpo é importante e condizione necessaria per capire ogni altra cosa.Per quanto riguarda il riconoscersi nelle vecchie foto, credo che tu abbia un’ansia tale da portarti a non guardarti con serenitá.
Se fosse davvero disturbo di genere, avresti disagio con le tue parti intime al punto di non toccarti perché non riconosci il pene come tuo e ti verrebbe naturale chiamarti o parlare di te al femminile.Concludo dicendo che tua madre ti vorrà sempre bene, ma prima impara a voler bene a te stesso.
Buona fortuna
Se hai bisogno siamo qui, e io anche in privato se vorrai -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.