Consigli su collega ambiguo.

[raffy]

Chiedo scusa per il Wall of Text, per eventuali Orrori grammaticali, tempi dei verbi sbagliati, ripetizioni, ecc. ecc. ma ho -proprio!- bisogno di esternare questa cosa con utenti che non mi conoscono e che -magari- hanno avuto situazioni simili.

Ho un collega che è il mio tipo: più grande di me (52 anni), barba folta, massiccio perché, sui muscoli, ha messo un po’ di grasso… ed è pure un biker. Nei primi 2 mesi di lavoro (Dicembre 2021-Gennaio 2022) non faceva che urlarmi e riprendermi nelle mansioni lavorative. Poi, piano piano, ha iniziato a parlarmi -di sua spontanea volontà perché io non attaccavo discorso di mia iniziativa- di ciò che guardava (film, serie tv), di esperienze di vita e/o lavorative del suo passato, dei suoi fatti quotidiani, ecc. ecc.
All’inizio non mi piaceva ma, poco a poco, ho iniziato ad interessarmi a lui.
Nei mesi successivi, quando ho dovuto ammettere di essere omosessuale dato che tutti premevano che ammettessi continuamente -e fastidiosamente- la cosa, lui non ha avuto alcun problema ad accettarmi (fortunatamente pure gli altri, ma questo è un altro discorso). Ho iniziato, quindi, a fare delle battute/doppisensi leggeri per ironizzare sulla cosa, ovviamente diretti a lui come soggetto. È sempre stato allo scherzo.
Mesi dopo, abbondantemente sotto stress perché ero a contratto a tempo determinato ed ero costretto a subire un pressioni dai superiori, non sapendo se nei giorni a venire mi sarebbe stato rinnovato o meno, ho approfittato del fatto che eravamo ad inizio turno, da soli, nello spogliatoio e gli ho detto: “tu mi piaci. Proprio come uomo, intendo”. È rimasto a bocca semiaperta, ha guardato verso sinistra e le sue prime parole sono state: “non ho mai pensato di tradire mia moglie”.
Pochi giorni dopo finì il 2° contratto ed, a fine turno, di sua volontà, mi baciò sulla guancia ed abbracciò per più di una ventina di secondi. 
Venni poi richiamato a Novembre (2022). Il giorno prima di Natale, sempre da soli negli spogliatoi, gli chiesi un abbraccio “”””d’auguri””””. Me lo dette senza problemi. Nei giorni seguenti, sempre nelle stesse condizioni, chiesi altri abbracci e lui continuò a darmeli. Poi, aggiunsi anche i baci sulla guancia che venivano, a loro volta, corrisposti.
Un giorno, ormai 2023 da un bel po’, gli dissi: “scusa se ti rompo le palle con gli abbracci… è che è un modo per esprimerti il mio affetto.” Lui: “ma no, non mi rompi le palle. È che mi dispiace friendzonarti.”
C’è stato, dopo ciò, un periodo dove mi sono calmato ma lui mi ha sempre parlato tranquillamente ed anzi, cercava sempre d’intavolare una conversazione.
Altro abbraccio d’auguri prima di Pasqua e poi, nei mesi a seguire c’è stato un “ritorno di fiamma”… ed un crescendo perché ho iniziato ad essere sempre più cotto di lui: abbracci, baci sulla guancia, carezze sulla pancetta, commenti positivi sul fisico da ex rugbista e giocatore di palla a nuoto, altre cose simili e lui si è sempre fatto fare tutto senza imbarazzo. Sempre, però, da soli negli spogliatoi, a fine turno.
Un mese fa, mentre si stava allacciando le scarpe, mi fa una domanda, allorché mi accovaccio davanti a lui: “sei mai stato fidanzato con qualcuno?” “No, ci ho provato abbassando i miei requisiti ma non ha funzionato.” “Ah sì, me l’avevi detto.” Rimango davanti a lui per qualche secondo e poi, avvicinando le mani alla pancia, gli chiedo: “posso?”. “Sì, certo!” Gliela massaggio un po’ e poi… la bacio. “Che scemo.” mi dice con voce divertita. Mi alzo, sento il suo petto, gli dico che ha ancora i muscoli, gli giro dietro e sento la schiena. Lo bacio sulla spalla. Ride. Finiamo di parlare ed usciamo.
Qualche giorno fa gli chiedo di uscire perché vorrei parlargli, ma lui mi risponde che non esce perché gli piace stare a casa, fa solo uscite di coppia, è diventato un tipo da divano e Netflix, cose così. Insisto che ne ho proprio bisogno e, solo dopo che gli ho detto “guarda, voglio solo parlarti. Se poi, più che amici, vuoi che rimaniamo semplici colleghi, basta che tu me lo dica chiaramente.” Solo allora accetta di portarmi fuori.
Giovedì sera, su sua richiesta, ci siamo trovati in un pub a tema Fantasy D&D (che lui conosce poco, ma sa che io adoro quel gioco!). Gli ho confessato che provo forse amore per lui, ben sapendo che ama tantissimo sua moglie ed è soddisfatto della sua vita familiare. Gli ho detto che, per me, l’importante è che sia felice -pur senza di me al suo fianco- e che vorrei rimanergli amico. Gli ho anche detto che, il contatto fisico che cerco, non è solo perché mi attrae fisicamente e sessualmente, ma anche per esprimere i miei sentimenti. Mi ha risposto che per lui va bene così e che possiamo continuare in questo modo. Mi ha anche confessato che sì, non è mai stato con un uomo, ma, in passato, ha avuto una certa “sintonia” con un trans (da cui ha ricevuto un pompino) e lui ha sempre cercato qualcosa più di mentale/sentimentale che fisico. “Sintonia” che, comunque, ha trovato anche con/in me. Durante i nostri discorsi ci siamo tenuti la mano e siamo stati anche “beccati” dal cameriere che ha fatto finta di niente ma mi guardava intensamente (avrò fatto colpo? in fondo era anche un bell’orso! )
Gli ho chiesto di vederci fuori da lavoro almeno 1 volta al mese, durante la confessione, per averlo tutto per me ma mi ha risposto che è “indicativo” per lui perché non fa programmi.
Uscito dal locale, al parcheggio, si china per prendere qualcosa dallo zainetto ed io, scherzando, gli dico che ha delle belle natiche e che vorrei toccargliele . “Fai pure”, mi risponde. L’ho fatto, ovviamente. In compenso, alla richiesta di un bacio veloce sulle labbra, mi ha sorriso e risposto con un abbraccio. Ho capito che baci sulle labbra e cose più intime sono un no-no perché, secondo me, potrebbe pensare di tradire la moglie.
Ci siamo salutati e siamo rimasti che ci incontreremo, nei prossimi giorni, per mostrargli la palestra dove vado ed a cui potrebbe iscriversi (forse per farsi vedere nudo negli spogliatoi?).

Ricapitolando:

– ha rimarcato più volte che ama la moglie e la sua vita familiare è perfetta così com’è;
– mi ha confessato d’aver avuto una mezza relazione con una trans in passato (da cui ha ricevuto anche un pompino) e che, pur non essendo mai stato con uomo (sempre parole sue) con me c’è una certa sintonia;
– apprezza le mie effusioni, si lascia toccare (eccetto genitali, ma mi ha permesso di toccargli le natiche giovedì sera) e baciare -eccetto sulle labbra-;
– a sua volta cerca il contatto fisico con me, dalle semplici pacche sulle spalle/schiena, a tenermi la mano (specie giovedì sera, pur di fronte al cameriere), ai ricambi di baci;
– cerca sempre di farmi capire che c’è un’intesa con me anche sulle cose che mi piacciono: D&D, videogiochi, arti marziali;
-forse lo amo. Mi piace fisicamente e caratterialmente, dato che è intelligente, autoironico, un po’ cinico, mi ha sempre dato una mano -anche a costo di rimanere indietro nelle sue mansioni- dimostrando che ha cuore e tiene a me ed è divertente. Non ho intenzione di fare niente che possa anche solo fargli pensare di tradire sua moglie, m’andrebbe bene anche essergli amico… con qualcosa in più, però vorrei anche io un po’ di lui, per me, ogni tanto.

Onestamente non so più cosa pensare. Peggio che mai i miei sentimenti -che nei giorni scorsi, dopo la confessione, si erano stabilizzati e calmati- ora mi stanno facendo l’effetto “montagne russe”. Non aiuta il fatto che non lo sto vedendo quasi ogni giorno, come prima, perché m’è finito il 3° contratto.

Per favore, ho proprio bisogno di consigli/pareri/analisi/racconti d’esperienze simili da voi visto che, non essendo coinvolti, siete più obiettivi.

[raffy]

Comunque fa piacere vedere che un fratello gay ha bisogno di un -semplice!- consiglio, ma qui si discute solo di cazzi e come prenderli.

[johnwhite]

Scusa Raffy, le argomentazioni su cui vuoi parlare mi sono ostiche e non voglio parlarne. Se almeno mi fossi amico ti affronterei di petto così puoi disconoscermi dopo aver sentito tutto quello che qualsiasi persona al mondo non vorrebbe sentirsi dire. Ti confesso che per me è duro arrivare alla fine di quello che hai scritto. Mi dispiace.

[raffy]

Prima di tutto grazie, almeno tu mi hai risposto.

Senza chiederti spiegazioni o precedenti esperienze sul perché ti sono ostiche, vorrei sapere, comunque, quello che pensi, su cosa mi diresti affrontandomi di petto e perché ti è così duro alla fine di quello che ho scritto, per cortesia.

[johnwhite]

Ci ho provato di nuovo. Non sono arrivato a metà, di nuovo. Perché cavolo siamo focalizzati su un 52enne? A quell’età l’argomento sesso è tutto in discesa a meno che lui non tradisce, che è routine. “Ho dovuto ammettere di essere omosessuale dato che tutti premevano”, io sono di un altro mondo scusa.

[raffy]

Ok, vedo che non vuoi rispondere. Va bene così. Grazie comunque.

[Autore]

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