Cammino di Santiago de Compostela

[anonymous]

Qualcuno di voi ha mai fatto questo genere di pellegrinaggio, che sia stato o no per fede?

Mi è piovuta dal cielo una persona che me ne ha parlato, in modo favoloso… vuoi la situazione, vuoi la persona, vuoi la posizione attuale del mio cammino interiore… ora succede che mi cresce dentro la necessità di farlo. E dire che mentre ascoltavo le parole di questa persona, oltre ad un incredibile stupore, mai avrei creduto di volerr andare oltre, di voler provare. Ma dall’istante dopo, un movimento latente mi porta a credere che DEVO seguire la strada di questo mio santo omonimo: Giacomo.

Quasi mi sento di licenziarmi in tronco, per avere il tempo necessario di andarci a piedi e vivere questo cammino. Ma forse l’assurdità di questo pensiero sarà abbastanza da frenarmi in questa pazzia.

Mah… chissà chissà… c’è anche Alanise Morrissette, e ogni cosa, che mi sussurra di uscire ‘da qui’. Basta poco per vivere. Basta vivere. Basta svegliarsi.

Rimettersi alla Via.
Nè avrò la forza?

Grazie.

[anonymous]

SANTA SUBITO!!!

[anonymous]

e che male c’è poi?
Se uno va al canyon, è tutto normale…se a uno, una volta nella vita, viene voglia di fare un pellegrinaggio..perchè no?

[antonslave]

non l’ho fatto, ma mi piacerebbe, anche perché tutti quelli che l’hanno fatto ne parlano in modo favorevole. A prescindere daal fede o meno, è sopratutto un cammino interiore ma nel mondo, perché si incontrano nel suo percorso realtà di vita da tutto il pianeta, e tutto senza fronzoli o maschere.

[anonymous]

…e io intanto riposto per aggiornare, interessi o no, la mia situazione…

Questa nuova spiaggia-comunità dove ho conosciuto quest’ex-pellegrino continua ad avere straordinari effetti… nuove persone, conoscenze, situazioni. E questo si lega al cammino eccome!!! Uno brama per tutta la vita di costruirsi la sua scatolina sicura ed immanente nel mondo, e poi… e poi… e poi… e poi esce la claustrofobica sensazione che, appunto, la VERA esistenza sta fuori da ogni stock da supermercato!!! Giusto ieri due ragazzi mi hanno fatto sapere quanto facile sia trovare lavoro, uno nuovo, in un una città universitaria… e proprio io che dovrò ritornare a studiare, sono davvero a pochi passi dal mollare il lavoro attuale e saltare quest’estate! Il 25 ci sarà San Giacomo, e forse non dovrei aspettare un anno ma cogliere al volo il mio onomastico. Anche perchè con le sole ferie il cammino non si fa quindi la pazzia sarebbe: licenziamento in tronco, spiaggia delle meraviglie per i saluti di rito, partenza per Santiago e rientro per la nuova avventura triestina. Lavoro, studi, casa con studenti! Ovvio, nel mezzo ci stà tutta l’imprevedibilità della vita con i suoi mille chissà ad ogni angolo… ma proprio per questo sento necessario il pellegrinaggio: devo testare come basti davvero poco per vivere e come davvero poco sia necessario programmare una vita in continua evoluzione e relazione col tutto; e devo respirare a pieni polmoni questo grande insegnamento; che poi reputo davvero necessario per un ometto che vorrà dedicarsi da professionista alla relazione con l’altro. Santiago verrà come esperienza didattica vitale, relazionale e spirituale. Ecco.

🙂 🙂 🙂 Oddio le vertigini!!! Devo saltare?

Chi vuol spingere?

🙂 🙂 🙂

Grazieee!

[mebo]

Dai Giatto, prendi una piccola rincorsa e fai un bel salto. Le cose sono poi più semplici di quanto ci appaiono in certi momenti!

ps. il Cammino di Santiago non l’ho mai fatto ma l’aveva fatto ilo mio primo fidanzato. Però ho fatto esperienze simili, sono molto belle specie se condivise con qualcuno…tu in qst caso sei in compagnia del tuo progetto.
Buona fortuna

[anonymous]

…è deciso: il Cammino è già qui.

Il 13 Agosto parto in direzione Saint Jean Pied de Port.

Me lo dico da solo: Buon viaggio pellegrino!!!

🙂 🙂 🙂

[Autore]

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